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Claudio del duo comico “Le Coliche” aderisce alla campagna della Lav: “Basta orsi uccisi”. L’associazione: “La Provincia di Trento vuole abbattere M62 e F43”
La Lav ha inviato una diffida a Fugatti affinché rinunci subito a ogni ipotesi di uccisione lasciando liberi M62 e F43, i due orsi recentemente radiocollarati. Nel frattempo anche Claudio del duo comico “Le Coliche” ha aderito alla campagna “Basta orsi uccisi”

TRENTO. “Due orsi rischiano di essere uccisi solo per essersi comportati da orsi in un territorio che non favorisce la corretta convivenza. La Provincia di Trento vuole uccidere M62 e F43, abbiamo bisogno di far sentire la loro voce e che questa notizia non resti nascosta. Aiutaci facendo come me una foto per dire basta orsi uccisi”. Questo il messaggio lanciato da Claudio Colica del famoso duo di attori comici “Le Coliche” che ha aderito alla campagna della Lav per proteggere i plantigradi trentini.
“Poco più di un anno fa – ricorda la Lav – l’orsa JJ4 venne condannata a morte dalla provincia di Trento per avere aggredito due cacciatori che, usciti dal sentiero, l’avevano sorpresa in compagnia dei suoi cuccioli. Ma grazie al nostro intervento quell’orsa è stata salvata e ora continua a vivere libera senza avere più dato notizia di sé, confermando che quanto accaduto a giugno 2020 è stato solo un incidente dovuto a fattori esterni e non alla sua indole”.
Ora però nel mirino della Giunta leghista sono finiti M62 e F43, un maschio e una femmina, che hanno manifestato comportamenti eccessivamente confidenti nei confronti dell’uomo e che quindi, alla luce delle nuove linee guida approvate dalla Pat, rischiano la rimozione.
“La mancata messa in sicurezza dei cassonetti dei rifiuti da parte della Provincia, che in più di 20 anni non è riuscita a completarne la sostituzione con quelli provvisti di dispositivo anti-orso – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – è di fatto la causa della spregiudicatezza degli orsi che in quei cassonetti identificano una mensa a disposizione, al punto da riuscire a superare la loro innata paura nei confronti dell’uomo”.
Secondo l’associazione il ritardo della Provincia nella sostituzione dei cassonetti, è la prima, vera, causa dell’avvicinamento degli orsi alle aree urbane, “non si vede quindi per quale motivo gli animali debbano essere perseguitati fino alla morte per le inadempienze dell’Amministrazione provinciale”. Per questo motivo la Lav ha inviato una diffida al Presidente Fugatti, perché rinunci subito ad ogni ipotesi di uccisione lasciando i due orsi liberi di vivere la loro vita.
“Chiediamo al Ministro Cingolani un suo autorevole intervento in difesa della vita dei due orsi: il collega che l’ha preceduto ha sempre avuto una chiara posizione pro-orsi, lei con chi sta?”, conclude la Lav che nel frattempo invita alla mobilitazione, anche via social, attraverso l’hashtag #bastaorsiuccisi.