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500 litri di succo di mela sotto sequestro. L'accusa: ''Alla Prantil violazione norme igienico-sanitarie''
Dopo la segnalazione dell'Ufficio igiane si sono mossi i Nas su ordine della Procura. Nel mirino l'acqua utilizzata per la produzione e i locali sporchi

MEZZOLOMBARDO. Il carabinieri del Nas hanno messo i sigilli sugli impianti di lavorazione alla ditta Prantil che nella Rotaliana produce succo di mela e snack a base di mele essiccate. L'iniziativa dopo la segnalazione dell'Ufficio igiene che nel dicembre scorso aveva riscontrato irregolarità.
Sotto la lente l'acqua usata per la produzione, che risulterebbe provenire da un pozzo anziché dall'acquedotto pubblico. Un approvvigionamento dubbio, senza certificazioni di potabilità. Rilievi anche sull'igiene degli ambienti di lavoro.
In seguito a queste segnalazioni l'azienda avrebbe dovuto mettere in regola lo stabilimento, ma in una successiva ispezione tutto rimaneva invariato e la ditta aveva continuato a produrre succhi e snack senza apportare le modifiche richieste dall'Ufficio igiene.
Per questo si sono mossi i Nas, su ordine della Procura che ha aperto un fascicolo. Il proprietario è ora indagato per mancato rispetto delle norme igieniche sanitarie e mancata osservanza di un ordine amministrativo.
Sono stati sequestrati:50 mila litri di succo sfuso, tutti i macchinari, tre mila litri di succo imbottigliato, e 500 chili di mele.