Alta Velocità, la tratta tedesca sarà pronta nel 2040. Cna: ''Grave ritardo, serve piano B''
Il tracciato da Monaco verso Sud non è stato nemmeno disegnato mentre la galleria di base del Brennero dovrebbe entrare in esercizio nel 2027. Corrarati:"Il trasporto su gomma non potrà essere limitato o accantonato in tempi brevi, così come spesso auspicato"

TRENTO. “Germania fuori dai Mondiali di calcio e anche dal tunnel e dall’asse ferroviario del Brennero?". È quello che con un filo di ironia si chiede Claudio Corrarati, presidente del Cna del Trentino Alto Adige, dopo i rilievi dell’European Court of Auditors, la Corte dei Conti dell’Unione Europea, che segnala i gravi ritardi sulla realizzazione della tratta tedesca dell'Alta Velocità.
Per l' accesso a Nord il tracciato da Monaco verso Sud non è stato nemmeno disegnato e non sarà completato prima del 2035 nella parte austriaca e del 2040 per la parte tedesca, mentre la galleria di base del Brennero dovrebbe entrare in esercizio nel 2027.
“Sull’entrata in esercizio simultanea dell’intero asse ferroviario Verona-Monaco – spiega Corrarati – puntano gli operatori economici di ogni tipo, da una parte per ottimizzare tempi e costi per il trasporto merci, dall’altro per entrare sempre di più nel mercato unico".
"Se, come rileva la Corte dei Conti europea, i tempi per la costruzione della tratta d’accesso Nord fossero davvero così lunghi, facendo sì che l’alta velocità si fermi a Kufstein per poi far entrare le merci in un buco nero di rallentamenti - afferma Corrarati - occorre sin da adesso pensare ad un piano B".
Per il presidente di Cna servono "iniziative parallele che diano risposte alla raggiungibilità del nostro territorio nazionale e regionale per le merci provenienti da Nord e per le destinazioni del Centro Europa per le merci che partono dai nostri territori. Fermo restando che il trasporto su gomma non potrà essere limitato o accantonato in tempi brevi, così come spesso auspicato”.
Annuncia che Cna Trentino Alto Adige, coinvolgendo l’intera Cna NordEst, si farà promotrice a breve di un vertice straordinario tra i maggiori attori politici e tecnici dell’asse del Brennero “per capire realmente quali sono le prospettive, quali le difficoltà, quali i punti di rischio che devono essere inseriti in una programmazione preventiva che eviti di aggravare la situazione delle aziende del nostro territorio”.
I dati messi a disposizione dalla Cna Fita, la categoria dell’autotrasporto, sono inequivocabili: negli ultimi anni l’autotrasporto Italiano ha perso importanti quote di mercato. A farne le spese sono state soprattutto le Piccole e Medie Imprese Artigiane dell’autotrasporto, che dal 2008 sono diminuite di 25.587 unità (fonte movimprese – elaborazione dati CNA Fita).
In Trentino Alto Adige le aziende di trasporto sono calate da 1.347 nel 2009 a 1.077 nel 2015 (-20%). Pesa la concorrenza sleale dei competitors dell’Est europeo: "Le nostre aziende non possono competere con chi ha un costo del lavoro di 8 euro all’ora, contro i 28 euro all’ora dell’Italia".