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Arrestato un corriere della droga, si trovava a bordo di un'auto con 93 chili di cocaina ma poi era fuggito in Belgio
Nel 2016 era stato fermato a bordo di un'auto con un'altra persona. All'interno del veicolo erano stati trovati 93 chilogrammi di cocaina. Poco dopo era stata rilasciato perchè il suo avvocato aveva convinto i giudici di non sapere che il mezzo trasportava droga essendo solo un passeggero. Rilasciato era fuggito in Belgio

TRENTO. Era stato arrestato nel 2016 perché viaggiava su un auto nella quale i Finanzieri di Trento avevano trovato 93 chili di cocaina. Appena dopo essere stato scarcerato, però, era fuggito all'estero. Oggi, grazie alle indagini che la Guardia di Finanza di Trento ha portato avanti l'uomo è stato nuovamente arrestato.
La vicenda riguarda un 44 anni, di nazionalità albanese, che, come già detto, nel 2016 era stato fermato alla barriera autostradale di Vipiteno durante un’operazione antidroga mentre viaggiava come passeggero con un altro cittadino albanese.
Nell’auto i finanzieri trovarono ben 93 chili di cocaina che stava per essere introdotta in Italia, sulle principali piazze di spaccio di Trento e Bolzano e che avrebbe fruttato, tagliata in dosi e spacciata, oltre 20 milioni di euro.
A differenza del guidatore dell’auto, però, il 44enne albanese è stato poi rimesso in libertà dal Tribunale di Bolzano già nel febbraio 2016, poiché il suo avvocato era riuscito a convincere i Giudici della insussistenza di gravi indizi di colpevolezza a suo carico, sostenendo il passeggero fosse inconsapevole del fatto che nell’autovettura del corriere, fosse occultata la droga.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trento non si sono persi d’animo e hanno continuato a indagare, fornendo agli inquirenti ulteriori elementi di prova, che hanno permesso ai Pubblici Ministeri di ricorrere in Cassazione contro il provvedimento di scarcerazione del 44enne.
In breve tempo la Cassazione ha dato ragione agli inquirenti e il Tribunale di Bolzano ha subito emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, la cui esecuzione è stata affidata ai Finanzieri del Nucleo di Trento.
La persona, come già detto, era già fuggita all'estero, per questo le Fiamme Gialle, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria locale, hanno subito fatto scattare una richiesta di mandato di arresto europeo (M.A.E.), riuscendo, nel contempo, anche grazie alla cooperazione internazionale di Polizia, a localizzare il ricercato ad Anversa (Belgio), dove risiedono la moglie e i due figli.
Collaborando con la Polizia Belga, le Fiamme Gialle trentine hanno rintracciato e arrestato il 44enne albanese che è stato estradato in Italia, dove il 22 giugno scorso è giunto all’aeroporto di Linate (MI) e da lì condotto in carcere a Bolzano.