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Droga in Trentino, il Serd: ''Aumenta tra i giovani, casi di consumo di cannabis anche a 9 anni''
Al Serd, il Servizio per le Dipendenze dell'Apss, 1650 persone in cura. Ferrucci: ''Ci sono 16enni che fumano l'eroina credendo che faccia meno male ma non è così"

TRENTO. Non soltanto l’alcol ma anche le sostanze stupefacenti, in particolar modo cannabis (hashish e marijuana), si stanno sempre più diffondendo tra i giovani. I dati dell'ultimo rapporto della direzione nazionale antidroga mostrano come da parte delle forze ordine in Trentino vi sia stato un aumento dei sequestri di marijuana. Non mancano però la cocaina e l'eroina.
E' proprio quest'ultima a preoccupare maggiormente visto che a farne uso sono anche ragazzi che hanno 14 o 16 anni. La marijuana invece viene assunta in alcuni casi addirittura da ragazzi a partire da 9 anni. Quasi una sorta di gara tra chi prima di altri riesce a sballarsi senza poi pensare alle conseguenze.
A fotografare la situazione è il Serd di Trento con la responsabile, la dottoressa Roberta Ferrucci. Un servizio, questo, di fondamentale importanza non solo per l'attività, nel rispetto della privacy, portata avanti in parallelo con le forze dell'ordine ma anche il sostegno che viene dato a chi tossicodipendente, decide di chiedere aiuto. Il servizio vede l'operato di una trentina di persone su tre sedi che gestiscono circa 1650 soggetti con diverse problematiche di dipendenza. Un numero che negli ultimi anni è aumentato.
“Il lavoro che quotidianamente portiamo avanti – ci spiega la dottoressa Ferrucci - è aumentato nel corso del tempo. L'età media delle persone si aggira sui 37 anni. Non manca chi decide di abbandonare il servizio e dopo qualche anno è purtroppo recidivo”.
La droga, qualsiasi essa sia, non guarda in faccia a nessuno. Uomini e donne vengono coinvolti indistintamente anche se spesso queste ultime hanno una maggiore percezione del rischio. L'allarme, oggi, riguarda le dipendenze che sempre più colpiscono i giovani, ed è proprio per questo che uno degli impegni del Serd è quello di contrastare la dipendenza di cannabinoidi promuovendo attività gratificanti che possono andare a sostituire la voglia d'uso di queste sostanze.
Ma quali sono i motivi che portano i giovani a drogarsi? Uno fra tutti è il bisogno di conformismo.
“I ragazzi utilizzano le sostanze – spiega la responsabile del Serd – per cercare una sorta di inclusione nel gruppo di pari. Abbiamo ragazzi sempre più giovani che si trovano ad avere problemi di dipendenza. Fino al 2008 non avevamo mai avuto in trattamento ragazzi minorenni ora ne abbiamo circa 30”.
Accanto al bisogno di conformismo e di accettazione nel gruppo, gli altri fattori sono la quantità di sostanze presenti nel mercato, i prezzi spesso bassi e la prossimità a questo mondo. Tanti ragazzi decidono di iniziare a spacciare come forma di auto-sostentamento senza fare uso di sostanze stupefacenti in prima persona. Fanno nascere anche dei veri e proprio piccoli commerci.
“Ci sono ragazzi che fanno uso di eroina a 16 anni – spiega la dottoressa Ferrucci – ma anche prima. Utilizzano questa sostanza fumandola pensando che in questo modo faccia meno male ma non è così”.
Oggi la prevenzione e l'approccio per risolvere problemi inerenti al mondo delle dipendenze sta avendo un profondo rinnovamento. Nuove strategie che possono portare ad effetti più incisivi e reali nell'attività di aiuto alle persone.
“Si stanno cercando di sviluppare – ha concluso la responsabile del Serd – approcci che siano più al passo con i tempi. Anche un servizio come il nostro, offerto dall'azienda sanitaria, è cambiato con il passare degli anni offrendo sempre più un aiuto di qualità e nel rispetto della privacy di tutte le persone. Ci teniamo molto al rispetto della dignità di chi lavora e chi viene a curarsi tutti i giorni”.