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Gli alpini trentini fanno brillare una bomba d'aereo della Seconda guerra mondiale (IL VIDEO DELL'ESPLOSIONE)
La bomba lunga oltre un metro è stata trovata in aprile da un agricoltore. Si è atteso cinque mesi per aspettare le ideali condizioni e quindi far brillare l'ordigno. Un centinaio le famiglie evacuate e duemila persone limitate negli spostamenti
TRENTO. Artificieri del Genio guastatori alpini di Trento in azione nel padovano per far brillare una bomba d'aereo inglese lunga oltre un metro risalente alla Seconda guerra mondiale.
L'ordigno di 500 libbre è stato rinvenuto nei mesi scorsi nel territorio agricolo a ridosso dei binari ferroviari, che collegano Cittadella e Vicenza, e della Strada regionale 53 "Postumia" nel Comune di Carmignano di Brenta in provincia di Padova.
Un centinaio le famiglie evacuate a scopo precauzionale nella giornata di domenica 14 ottobre per permettere la bonifica della bomba aerea inesplosa. L'ordigno è stato scoperto in aprile da un agricoltore: stava arando il suo campo, come fa da anni, quando questa volta ha urtato qualcosa di metallico e pesante.
Dopo aver dissotterrato parte dell'oggetto, l'agricoltore ha subito capito il pericolo a cui era esposto: immediata la chiamata ai carabinieri, che dopo un sopralluogo hanno fatto intervenire gli artificieri per valutare come procedere. La bomba è stata interrata e si è atteso circa 5 mesi per aspettare le condizioni ideali per il disinnesco in sicurezza.
Le attività di bonifica hanno interessato una zona ampia 1.300 metri di raggio: oltre al centinaio di evacuati, si è reso necessario limitare i movimenti per altre duemila persone.
Già pochi giorni dopo il suo ritrovamento l’Esercito aveva provveduto alla realizzazione di un’opera di mitigamento per contenere gli effetti di una esplosione controllata.
La struttura protettiva è stata costruita utilizzando sistemi speditivi, ma efficaci, che derivano proprio dalla esperienza operativa assimilata dai militari nelle missioni all’estero. Questa tecnica si avvale di materiali dedicati ad allestire in breve tempo barriere per contenere gli effetti delle esplosioni e soprattutto le proiezioni di schegge.
Oltre ai militari trentini, le operazioni di bonifica hanno coinvolto la Protezione civile, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la croce rossa italiana e il 118: tutti coordinati dalla Prefettura di Padova e supervisionati dal Comando forze operative nord, comando dell’esercito responsabile di tutte le attività di bonifica nell'Italia centro settentrionale.
La particolare posizione della bomba ha comportato la chiusura della Strada Regionale 53, della linea ferroviaria Treviso-Vicenza e dello spazio aereo, rendendo necessario la costituzione, da parte delle autorità locali, di un complesso dispositivo di sicurezza e controllo con l’attivazione di una sala situazione nel Municipio del Comune di Carmignano.
L’operazione, denominata “Carmenta”, ha avuto inizio alle 8.30 con l’evacuazione dei cittadini dalle aree a rischio. Gli artificieri hanno poi provveduto a approcciarsi alla bomba, rimasta interrata per oltre 70 anni, facendola detonare sul posto nell'impossibilità di rimuovere le spolette di attivazione per lo stato di conservazione dell'ordigno. Le attività si sono concluse alle 10.30 e tutti gli evacuati sono rientrati regolarmente nelle abitazioni.