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Il pastore di Lavis fermato dopo una lite: aveva un fucile con silenziatore e colpo in canna
Denis Paoli aveva portato il suo gregge a Breguzzo sui campi di una persona la quale gli ha chiesto di andarsene. Ne è nata una lite. All'arrivo dei carabinieri i militari hanno arrestato l'uomo, pregiudicato, per detenzione illegale di armi e munizioni

TIONE. Si è giustificato dicendo che gli serviva per difendere il suo gregge dagli attacchi degli orsi. Il pastore Denis Paoli, 32enne di Lavis, pregiudicato, è stato arrestato perché dopo una lite con un proprietario di terreni è stato trovato in possesso di un fucile modificato dotato anche di silenziatore e colpo in canna.
I fatti si sono svolti a Breguzzo. Paoli aveva portato le sue pecore a pascolare su dei prati quando il proprietario dei terreni si è accorto che le pecore stavano brucando i suoi prati. E' andato, quindi, a protestare con il pastore e ne è nata una animata discussione. Un vero e proprio litigio con urla e insulti. A quel punto il proprietario dei terreni ha deciso di chiamare i carabinieri della stazione di Tione i quali si sono recati sul posto e appena arrivati hanno notato l'uomo, già conosciuto per i suoi precedenti, allontanarsi nel buio.
Subito raggiunto, i militari hanno proceduto a un controllo quando hanno visto sotto la sua auto un oggetto metallico che recuperato è risultato essere un fucile calibro 22 alterato, con il calcio segato e la canna predisposta per l’utilizzo di un silenziatore, in più senza matricola, risultando una vera e propria arma illegale e clandestina, con anche il colpo in canna.
La giustificazione è stata quella di dover difendere il suo gregge dagli attacchi degli orsi, ma è stato subito accompagnato in caserma. I Carabinieri di Tione, lo hanno così dichiarato in arresto e, sentito il magistrato di turno, tenuto nelle camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima avanti al giudice di Trento.