In fiamme l'azienda agricola dove lavorava l'uomo che aveva rinchiuso in un cassone una bracciante
E' successo la scorsa notte a Sona, nel veronese, in un'area agricola affittata a Rehinold Thurner, l'imprenditore altoatesino che è stato arrestato con l'accusa di avere segregato una bracciante per due settimane all'interno di un cassone

BOLZANO. Potrebbe esserci un gesto di ritorsione all'origine dell'incendio che la scorsa notte è divampato a Sona, nel veronese, in un'area agricola affittata a Rehinold Thurner, l'imprenditore altoatesino che è stato arrestato con l'accusa di avere segregato la sua compagna per due settimane all'interno di un cassone con soltanto una bottiglietta d'acqua e una mela al giorno.
Il bolzanino Reinhold Thurne era stato arrestato a fine agosto. L'uomo aveva rinchiuso, come detto, la donna all'interno di un cassone dopo che quest'ultima era arrivata in Italia dalla Polonia per la raccolta delle mele.
Alcuni operai di passaggio hanno poi avvertito alcune grida e subito hanno allertato le forze dell'ordine. Sono immediatamente intervenuti sia gli agenti della Polizia Stradale che i Carabinieri della compagnia di Villafranca che sono riusciti a liberare la 44enne.
L'uomo, assieme ad un complice polacco 32enne, Piotr Nowicki, è finito in carcere con l'accusa di sequestro di persona e tortura.
La scorsa notte l'incendio. Le fiamme, secondo le prime informazioni, hanno distrutto mezzi, attrezzi e casse di mele. Il lavoro dei vigili del fuoco di Verona è durato ben sei ore.