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In tre giorni temperature crollate di 22 gradi ma nel weekend arriva la primavera

Nella nostra regione nelle ultime 24 ore le minime hanno toccato i meno venti gradi in diverse zone di montagna ad altitudini comprese tra i 1465 e i 2595 metri

Di Ilenia Morreale - 28 febbraio 2018 - 19:38

TRENTO. Il freddo ha le ore contate (almeno così si dice): da venerdì temperature in ripresa che torneranno nelle medie stagionali tra il 2 e il 3 marzo.

 

In questi giorni il freddo ci ha fatto patire, è il caso di dirlo, le pene dell' "inverno", un gioco di parole di certo molto azzeccato visto che le temperature infernali ci stanno facendo soffrire non poco. Il gelo siberiano in questi giorni sta attraversando la nostra penisola.

 

Nella nostra regione nelle ultime 24 ore le minime hanno toccato i meno venti gradi in diverse zone di montagna ad altitudini comprese tra i 1465 e i 2595 metri: a Diga del Caraser si sono registrati – 25.3 gradi, a Peio -25.8 gardi, sul monte Grostè e il lago Calaita le temperature si aggirano dai -24.5 ai -24.9 gradi.

Ma il freddo non si è fatto desiderare nemmeno in valle, a Trento nella giornata odierna le temperature massime indicative si aggirano su 1,3 gradi mentre le minime sui -5.5. Anche sul lago di Levico di certo non si è patito il caldo con minime di -7.9 gradi massime di 1.4 gradi.

 

Giampaolo Rizzonelli, presidente di Meteo Triveneto, analizzando i dati della stazione meteo di MeteoTrentino, "in Cima alla Paganella dal 1932 ci sono state 18 notti fredde come quella di ieri in cui le temperature sono scese al di sotto dei 20 gradi". L'ultima volta che si è registrata una temperatura simile era l'1 Marzo 2005 con un – 24.3 gradi.

 

Analizzando le singole aree, le temperature in fondovalle e in particolare in Val d’Adige (ma anche in Valsugana) non sono state particolarmente basse, influenzate da un effetto riscaldante del foehn (favonio) ancorché non particolarmente forte.

 

Nelle analisi portate avanti da Rizzonelli, piuttosto interessante è stata la variazione di temperatura rilevata tra il giorno 24 febbraio e il 26 febbraio, quando da una massima di +13,1 gradi si è passati ad una minima di -9,5 gradi, con ben 22,6 gradi di differenza.

 

Considerando l'intero mese di febbraio, quello che sta per finire, però, è stato si più freddo di quasi 3°C rispetto a quello del 2017, ma solo di 0,5°C rispetto ai valori normali.

 

Il gelo dovrebbe avere le ore contate, dopo la nevicata prevista per la giornata di domani le temperature inizieranno a risalire uniformandosi con le medie di stagione tra venerdì e sabato.

 

Possiamo quindi salutare la Siberia per immergerci, si fa per dire, in una calda primavera fino all'arrivo del prossimo fronte freddo.

 

 

 

 

Elaborazioni di Giampaolo Rizzonelli anche su dati forniti da Meteotrentino Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Edmund Mach.

 

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