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La Guardia di Finanza sequestra 200 giocattoli venduti in Trentino: ''Realizzati con materiali scadenti e nocivi''
A finire nei guai un’impresa gestita da cinesi. I prodotti sequestrati saranno successivamente confiscati e distrutti

RIVA DEL GARDA. Spade in legno, calamite, pupazzi, macchinine e portachiavi, tutti non conformi alle misure di sicurezza, privi di ogni prescrizione in ordine all'origine e alla composizione dei materiali. Sono circa 200 i giocattoli che la guardia di finanza di Riva del Garda ha sequestrato nell'ultima operazione volta a tutelare la salute dei consumatori e la correttezza di mercato.

A finire nei guai un’impresa gestita da cinesi. Gli articoli in questione erano destinati alla vendita ai bambini e sono risultati privi del marchio CE, delle istruzioni d’uso e delle indicazioni sulle loro caratteristiche tecniche quali la tracciabilità della filiera di produzione, la composizione dei materiali e le modalità di confezionamento e totalmente privi delle indicazioni circa la potenziale pericolosità o tossicità.
Tra i prodotti sequestrati anche alcune bandierine tricolori, probabilmente destinate al commercio in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica.
L’assenza delle informazioni previste dal "Codice del Consumo" costituisce di per sè un indizio di grande rischio per l’acquirente: i prodotti venduti in violazione delle norme comunitarie e nazionali in materia di sicurezza della merce risultano prevalentemente assemblati con materiali scadenti e quindi potenzialmente nocivi per gli utilizzatori, soprattutto se in tenera età.
Il titolare dell’impresa nei cui confronti sono state rilevate le irregolarità è stato segnalato alla Camera di Commercio di Trento per le violazioni previste dal Codice del Consumo in materia di commercializzazione di prodotti non sicuri, per le quali sono previste sanzioni fino a 20 mila euro; i prodotti sequestrati saranno successivamente confiscati e distrutti.