L'ex consigliere della Lega contro l'omaggio ''al sindacalista negro'' ucciso a colpi di fucile. ''Per quelle m***e di sinistra il vento è cambiato''
In un post su Facebook Claudio Villotti se la prede con il presentatore della rassegna di cori che ha voluto dedicare una canzone all'immigrato Sacko Soumayla ucciso il due giugno da un boss nel vibonese. "Questo imbecille ha accostato una canzone di chiesa con l'omicidio di un negro" (ALL'INTERNO LA NOTA DELLA LEGA)

TRENTO. Non occorrerebbe nemmeno aggiungere altro, se non che l'autore del post su Facebook è Claudio Villotti, ex consigliere della Lega Nord a Trento nel Comune di Trento. Dalla Lega se n'era poi andato, tentando la rielezione con Civica Trentina, senza però riuscirci.
Ora è risalito sul Carroccio: "Sono un iscritto, un militante", afferma. Anche se all'attuale consigliera Bruna Giuliani non risulta iscritto a Trento. "Alla Giuliani è forse sfuggito", dice lui. Rimane il fatto che è un sostenitore, ex consigliere comunale.
Ieri era al Conservatorio, per la rassegna dei cori, "canto nel coro Santa Chiara". Il presentatore dell'iniziativa ha voluto dedicare una canzone, la preghiera Down to the River to Pray, a Sacko Soumayla, il migrante sindacalista di 29 anni ucciso ucciso il 2 giugno scorso nel vibonese da un colpo di fucile.
Una dedica che a un "negro", come lo ha definito Villotti, non si doveva fare. Perché il post dell'ex consigliere della Lega è chiaro: "Il presentatore ha spiegato che questo era un omaggio al negro sindacalista ucciso, non so dove cazzo e probabilmente da un boss a cui aveva rotto i coglioni".
Al presentatore dà dell'imbecille: "Questo imbecille ha accostato una canzone di chiesa con l'omicidio di un negro", come se così si sporcasse la fede, che fosse quasi blasfemo accostare un immigrato con la religione. Come se fosse una bestemmia pregare Dio per un morto "negro".
"Queste merde di sinistra non hanno capito che il vento è cambiato. E in ottobre se ne accorgeranno". Ogni commento è superfluo, dice tutto il post che integralmente pubblichiamo. Ma abbiamo sentito direttamente l'estensore, per capire meglio il suo pensiero.

"Che sia un negro è un dato di fatto. 'Negro' è eticamente corretto. Razza negra, è ora di finirla con i sotterfugi. si dice di colore? No, si chiama razza negra. C'è razza bianca e razza negra", sottolinea convinto. Poi Villotti non ci sta ad accettare che il presentatore abbia voluto ricordare una persona morta, un sindacalista immigrato freddato da colpi di fucile.
"Persona morta un cazzo. Sono morti tanti italiani che si sono suicidati - afferma - e venite a rompere per un negro ammazzato da un boss a cui aveva rotto i coglioni? Parlano di queste cose?". Poi dice: "Ho tantissimi amici extracomunitari". Che chiama negri.
"Se conosco il nome li chiamo per nome, altrimenti dico: 'Spostati negro'. Dov'è il problema - si chiede - se loro mi dicono bianco io dico loro negro". Come dicevamo, ogni commento è superfluo.
La precisazione della Lega
In merito a questo articolo ci tengo a precisare che come affermato giustamente dalla capogruppo del Comune di Trento: Claudio Villotti non è un MILITANTE della Lega ed evidentemente con me Segretario non lo sarà.
Ma soprattutto: le sue parole non rappresentano in nessun modo la Lega e la nuova segreteria della Lega in Trentino.
Chi parla di razze sbaglia, chi minimizza atti atroci sbaglia. Sempre.
Mirko Bisesti
Segretario Lega del Trentino