Mangiano in 70 al Prime Rose ma alla fine nessuno paga il conto. Denunciato un uomo
Aveva pagato un acconto di mille euro, ma i restanti 3 mila non li ha più versati. Si era presentato con macchina di grossa cilindrata e Rolex, la proprietà aveva concesso il pagamento successivo. Ma poi su google la scoperta: lui e la sua famiglia non erano nuovo a questi 'bidoni'

TRENTO. Qualche decennio fa si chiamavano 'espropri proletari', ma di proletario il 37enne trentino che aveva prenotato il pranzo di battesimo per 70 ospiti non aveva proprio nulla. Alla proprietà del Prime Rose di Levico si è presentato con il macchinone, con il Rolex e con l'aria di chi ha i soldi per pagare, ma così non è stato.
L'uomo, dopo aver scelto il menu ed essersi accordato con i gestori, si è presentato il 30 aprile dell'anno scorso per banchettare. A fine giornata si è recato alla cassa e ha messo sul banco mille euro in contanti. Il resto lo avrebbe saldato successivamente, dopo l'invio della fattura per mail.
Ma quei 3.393 euro il Prime Rose non li ha più visti. Mail, messaggi, telefonate. Nulla. La proprietaria, sentendosi ormai gabbata, ha 'googolato' nome e cognome del cliente, scoprendo che lui e i suoi famigliari di questi bidoni ne aveva rifilati altri.
Alla fine non sono rimaste che le vie legali. L'uomo che quel giorno si è saziato, offrendo il pasto - a spese del Prime Rose - anche a tutti i suoi commensali, è stato denunciato e della scorpacciata a gratis dovrà risponderne in Tribunale.