Molestie alla titolare dell'edicola, l'Unione commercio: ''Rovereto è lasciata sempre più sola''
Dopo l'episodio di domenica mattina all'edicola di via Mazzini, l'Unione Commercio e Turismo torna a chiedere una presenza più costante in città ed in Vallagarina

ROVERETO. "Lo abbiamo segnalato più volte, ripetuto anche recentemente in occasione dell'annuncio che sarebbe stato eliminato il servizio notturno della Polizia a Rovereto ed in Vallagarina: il nostro territorio - scrive duramente l'Unione commercio e turismo - ha bisogno di un potenziamento dell'attività di presidio e monitoraggio, che passa attraverso la dotazione di un organico adeguato delle Forze dell'Ordine impiegate nell'attività di pattugliamento e nel controllo, coinvolgendo anche la Polizia locale che a breve potrà avvalersi di nuovi agenti".
Il comunicato segue la notizia della molestia subita dalla titolare dell'edicola di via Mazzini. Alle sette di mattina di domenica scorsa un ragazzo sarebbe entrato nel suo negozio visibilmente ubriaco spingendosi a pronunciare frasi di sfondo sessuale. La signora lo avrebbe allontanato ma più volte sarebbe rientrato nel negozio. La titolare ha spiegato che in strada a quell'ora non c'era nessuno, per questo ha chiamato i carabinieri.
"In primis esprimiamo la nostra solidarietà alla collega vittima di tali comportamenti - scrive l'Unione - un episodio che si aggiunge ai fatti di microcriminalità, risse e vandalismi che quotidianamente avvengono in città, in molti casi neppure denunciati, e che non devono essere sottovalutati".
"La diffusa percezione d'insicurezza da parte dei cittadini porta, come prima conseguenza, ad un vistoso calo della frequentazione serale - scrive il presidente Marco Fontanari - ma ormai anche diurna della nostra città e della vita sociale dei cittadini, che si traduce anche in una minor attrattività dei nostri nuclei urbani".
L'Unione Commercio e Turismo chiede nuovamente all'Amministrazione comunale di attivarsi, "coinvolgendo anche Provincia e Stato, per fornire risposte concrete a questa vera e propria emergenza, ribadendo la nostra completa disponibilità a collaborare fattivamente per aumentare la sicurezza dei cittadini ed il controllo del nostro territorio".
"Non intendiamo accettare passivamente questa situazione ma chiediamo passi concreti e tempestivi, a nome e per conto delle centinaia di aziende nostre associate e delle migliaia di loro collaboratori e dipendenti per ribadire il nostro diritto a vivere e lavorare in un territorio sicuro e protetto".
La notizia