Picchiava la compagna, tolta la pistola ad una guardia giurata
La decisione del Tar. L'uomo aveva messo in casa telecamere e cimici

TRENTO. Aveva litigato con la convivente picchiandola ma anche tenendo poi un comportamento alquanto singolare mettendo dentro in casa telecamere e cimici. Ad una guardia giurata presso una ditta di trasporto valori, oltre ad aver ricevuto un ammonimento da parte del questore, gli è stata tolta anche la pistola e il porto d'armi.
I fatti risalgono a circa due anni fa ma i provvedimenti hanno visto l'uomo essere messo in aspettativa non retribuita. Una situazione che lo ha portato a richiedere al Tar di cancellare il provvedimento. Secondo l'uomo, infatti, non ci sarebbero stati atteggiamenti persecutori. La donna, successivamente, è morta per cause naturali e anche per questo l'uomo aveva chiesto l'annullamento del provvedimento a suo carico.
A decidere sul suo ricorso è stato ora il Tar di Trento. I giudici hanno deciso di respingerlo perchè la morte della donna non assume alcuna rilevanza al fine del provvedimento ma soprattutto perché alcuni fatti accaduti, non contestati tra l'altro dall'uomo, e soprattutto il suo comportamento problematico che va ben oltre l'occasionalità, sono idonei a giustificare il provvedimento.