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''Un patto di fratellanza tra criminali'', ecco il VIDEO e altri dettagli della maxi-operazione dei carabinieri
Sono state arrestate 23 persone. Un sodalizio criminale ben rodato e composto da "fraterni consociati"
TRENTO. “La fratellanza sopra tutto”, questo sembra essere stato il motto che legava i soci dell'organizzazione criminale smantellata dai Carabinieri di Trento con la maxi operazione “Vecchia Fattoria” che ha portato all'arresto di 23 persone.
Ieri mattina, in una cascina a Sant'Angelo Lodigiano, sono entrati in azione i militari dopo un anno di indagini che hanno visto al lavoro il nucleo investigativo trentino.
L’operazione Vecchia Fattoria ha evidenziato – come chiaramente emerge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari, Marco Laganga, che non soltanto si trattasse di un sodalizio criminale ben rodato, ma per meglio definirlo, si trattasse di un sodalizio fraterno tra i consociati.
In molte intercettazioni, infatti, i carabinieri hanno constatato venisse proclamato tra tutti gli “adepti” un fortissimo patto di fratellanza, rispondente ad un più alto senso di appartenenza ad un nucleo quasi famigliare, anche se il vincolo di parentela era presente sono tra alcuni solidali. Il lavorare per il bene comune veniva di fatto dimostrato nella professionalità illecita nel commettere furti e razzie, tanto che chi contravveniva a tale modus vivendi rischiava di essere denunciato ai carabinieri per volere di Meclaut Paun, indiscusso capo banda.
Le intercettazioni hanno svelato la capacità degli associati di rivolgersi in maniera criptica tra loro nel disquisire dei colpi e delle richieste “preordinate” che giungevano dai ricettatori. Solo in pochissimi casi sono state registrate conversazioni chiare circa l’attuazione delle razzie e l’allontanamento organizzato dai luoghi del reato.
Questo quadro ha fatto ritenere l’Autorità Giudiziaria in primis, che gli indagati vivessero in uno stato di tranquillità e di presunta impunità, tanto da tornare serenamente in diverse occasioni sui luoghi di reati già commessi per replicare l’attività illecita.