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Bomba d'aereo a Romagnano, saranno evacuati 1,8 chilometri dal luogo dell'ordigno
Riunione tecnica al Commissariato del governo con le forze d'ordine, la protezione civile, le istituzioni e l'azienda sanitaria. Si tratta di una bomba d’aereo lunga circa un metro e con circa trenta centimetri di circonferenza. Il prossimo 26 novembre al fine della definizione dei tempi e modalità dell’intervento di rimozione dell’ordigno

TRENTO. Sarà evacuata una zona di circa 1800 metri per le operazioni che serviranno per il disinnesco e il brillamento della bomba che è stata trovata a Romagnano. Sono questi uno dei primi elementi che sono usciti dalla riunione tecnica che si è tenuta al Commissariato del governo.
Si tratta di un ordigno bellico inesploso di nazionalità usa risalente alla seconda guerra mondiale.Una bomba d’aereo lunga circa un metro e con circa trenta centimetri di circonferenza che ha conservato la sola spoletta di coda. L'ordigno al momento è in sicurezza.
Alla riunione hanno partecipato gli artificieri del 2° reggimento genio guastatori di Trento che condurranno materialmente le operazioni di disinnesco e brillamento, la croce rossa militare, le forze di poliza e la specialità stradale, il Comune di Trento, la circoscrizione di Romagnano e il Comune di Garniga Terme. Presente anche la Provincia di Trento con la Protezione Civile - Servizio gestione rischi, il Corpo permanente dei Vigili del fuoco, il Corpo dei volontari ed il Nucleo elicotteri.
l’azienda provinciale per i servizi sanitari era presente con trentino emergenza e la centrale unica 112.
Nel corso dell’incontro sono state individuate tutte le procedure che dovranno essere approfondite per i diversi profili (evacuazione e assistenza alla popolazione, aspetti sanitario, viabilità stradale, servizi essenziali), con il contributo tecnico e specialistico dei comandi, enti ed istituzioni coinvolti.
Secondo le indicazioni tecniche fornite dagli artificieri, in occasione delle operazioni di bonifica la zona oggetto di evacuazione è ricompresa in un raggio, come già riportato, di circa 1800 metri dal punto di stazionamento dell'ordigno. L’operazione presenta profili di complessità considerata l’ubicazione dello stesso in una zona antropizzata, con attività commerciali e civili abitazioni.
Il prefetto Lombardi ha convocato un’ulteriore riunione per il prossimo 26 novembre al fine della definizione dei tempi e modalità dell’intervento di rimozione dell’ordigno.