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"Ruba il lavoro ai fassani e non conosce il ladino'', vigilessa insultata perché non del posto
Il fatto è avvenuto a Soraga. L'uomo, un imprenditore fassano, è stato condannato dal giudice a pagare 10 mila euro

SORAGA. Insultata perché non del posto mentre svolgeva il suo lavoro. E' successo in Val di Fassa dove una agente della Polizia locale, originaria della Puglia, è stata offesa da un uomo dopo che quest'ultimo aveva preso la multa. Secondo lui, infatti, l'agente stava rubando lavoro ai trentini e non conosceva la lingua ladina.
Una vicenda che è finita poi davanti al giudice che ha condannato l'uomo, un imprenditore fassano, a 10 mila euro di multa e tre mesi di reclusione.
Tutto è nato da un battibecco a Soraga. L'agente di polizia locale aveva dato la multa ad una macchina parcheggiata in maniera irregolare. Sul posto era poi arrivato il proprietario che si era rifiutato di mostrare i documenti. Da qui era iniziato uno scontro verbale tra i due. L'uomo, infatti, avrebbe inveito contro la donna in ladino perché stava facendo un lavoro che sarebbe dovuto essere fatto da persone del posto e perché non parlava la lingua ladina. Il tutto con toni arroganti. Stappando poi i verbali se ne era andato.
La questione, come detto, è finita in tribunale dove l'imputato è stato poi accusato di oltraggio e interruzione di pubblico servizio.