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All'arrivo dei carabinieri fugge in trattore (rubato). In casa aveva una piantagione di marijuana e un AK-47. Denunciato un 32enne
Un 32enne è stato denunciato a Lana per produzione di stupefacenti e detenzione di armi. All'arrivo dei carabinieri alla porta, chiamati dai vicini per schiamazzi continui, si è dato alla fuga, riuscendo a scampare all'arresto in flagrante. In casa aveva una piantagione di marijuana e un vero e proprio arsenale

LANA. All'arrivo dei carabinieri, nonostante lo stato d'alterazione, è riuscito a darsela a gambe, salendo poi su un trattore sottratto al fratello e fuggendo per le strade della zona nell'oscurità della notte. Un 32enne è stato denunciato per produzione di stupefacenti e detenzione di armi. Si trovava nella propria casa di Lana, nel Burgraviato, quando a seguito di schiamazzi e rumori molesti alla sua porta si presentavano i carabinieri della compagnia di Scena.
Erano circa le 23 di mercoledì 16 dicembre, quando i carabinieri bussavano alla porta del soggetto, già noto alle forze dell'ordine per abuso di sostanze psicotrope. La vista dei militari, però, lo ha fatto scattare. Il 32enne è riuscito a sgattaiolare tra le case della zona, facendo perdere le proprie tracce e poi fuggendo, appunto, a bordo di un trattore di proprietà del fratello.
Visto il forte odore di marijuana, i carabinieri decidevano di propria iniziativa di entrare nell'abitazione e di eseguire una perquisizione. Nel corso dell'operazione, rinvenivano più di 8 etti di marijuana, un pezzo da circa mezzo grammo di hashish, 4 piante di cannabis indica, un bilancino elettronico, una serra artigianale completa di lampada, un filtro e un sistema di riscaldamento per la produzione di marijuana, 7 flaconi di concime per la coltivazione.
Ma non è tutto. In casa, il 32enne deteneva anche un vero e proprio arsenale, con armi e repliche di armi. I militari infatti sequestravano una carabina ad aria compressa di calibro 4.5, una balestra, un fucile ad aria compressa e una replica di un fucile d'assalto sovietico AK-47, più noto come kalashnikov.
Tutto il materiale e le sostanze stupefacenti sono stati sottoposti a sequestro, ma pur trovando un quantitativo di marijuana tale da giustificare l'arresto, i carabinieri non hanno potuto arrestare il soggetto poiché scomparso nel nulla. Riapparso il giorno dopo, lo stato di flagranza era ormai trascorso e quindi l'arresto non sarebbe più stato giustificabile. Per questo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano con le accuse di produzione e possesso di droga e di detenzioni di armi.