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Coronavirus, contro l’influenza stagionale si sono vaccinati 150mila trentini: il 67% in più del 2019. Ferro: “Numeri straordinari”
Ottima risposta della popolazione alla campagna vaccinale contro l’influenza stagionale: nel 2020 sono state 150mila le dosi somministrate, l’anno precedente ne vennero acquistate circa 90mila mentre nel 2017 i vaccinati furono 75.467. Ferro: “Per gli anziani sono disponibili le ultime dosi, siamo in zona Cesarini”

TRENTO. La campagna vaccinale contro l’influenza stagionale era iniziata alla fine di settembre e, proprio mentre quella contro il Covid muove i primi passi, è possibile tracciare un bilancio più che positivo. Nel corso del 2020 infatti sono stati oltre 150mila i trentini che si sono vaccinati contro l’influenza stagionale.
Si tratta di numeri notevoli come sottolineato Antonio Ferro, dirigente del dipartimento prevenzione dell’Apss, nel 2019 furono circa 90mila le dosi di vaccino antinfluenzale acquistate dall’Azienda sanitaria, quindi si parla di un incremento del 67%. Nel 2018 invece, erano state vaccinate 81.026 persone, 5.559 in più rispetto al 2017 quando furono 75.467.
Ferro si è detto molto soddisfatto dei risultati ottenuti, arrivati grazie alla collaborazione di pediatri e medici di famiglia: “Abbiamo somministrato un numero di dosi altissimo, ma per gli anziani che lo volessero siamo in zona Cesarini”, per un breve periodo dunque, sarà ancora possibile sottoporsi al vaccino contro l’influenza stagionale.
L’obiettivo principale della campagna sono state in particolare le persone con più di 60 anni, bambini dai sei mesi ai sei anni, donne in gravidanza e nel post partum, addetti ai servizi pubblici di primario interesse (come operatori sanitari, vigili del fuoco e forze dell’ordine) e le categorie a rischio (con patologie cardiache e respiratorie, insufficienza renale, diabete, tumori, immunodepressione etc.). Comunque per conoscere i dati sulla copertura raggiunta in queste fasce di popolazione, ricavandone una fotografia precisa dell’adesione, bisognerà attendere ancora un po’ di tempo.
Vaccinarsi in vista dell’inverno è stato importante perché contribuirà ad alleggerire il lavoro degli operatori sanitari nella diagnosi differenziata, soprattutto in questo momento cruciale con la campagna vaccinale anti-Covid che sta per partire su larga scala. In altre parole vaccinandosi contro l’influenza stagionale si aumentano le possibilità di riconoscere in tempo i casi di coronavirus. Influenza e Covid-19 hanno infatti sintomi molto simili, chi è vaccinato evita di ammalarsi di influenza e semplifica la diagnosi della malattia da coronavirus.