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Coronavirus, gli operatori turistici accendono un "cuore di fuoco" per ringraziare i medici e chiedere sostegni economici. Zaia: "Il governo dia risposte"
L'iniziativa è stata lanciata dagli operatori turistici della Val Pettorina, in Alto Agordino, per chiedere ristori e ringraziare medici e infermieri impegnati a combattere la pandemia e ripresa sui social dal presidente Luca Zaia, che incalza: "Il governo dia delle risposte"

ROCCA PIETORE (BL). Un cuore di fuoco per lanciare un messaggio d'unione e chiedere al tempo stesso sostegno al settore colpito dalla chiusura. È questo l'obiettivo dell'iniziativa lanciata dagli operatori turistici della Val Pettorina, nell'Alto Agordino, che nella serata di sabato 28 novembre hanno acceso le torce ai piedi della Marmolada formando un cuore.
Il gesto voleva avere una duplice funzione: ringraziare chi ha combattuto e tuttora combatte in prima linea il virus, medici e infermieri su tutti, e sensibilizzare sulla situazione del comparto turistico, che in virtù delle annunciate chiusure di questo inizio di stagione invernale, vedranno le loro entrate azzerate.

Quest'ultimo messaggio ha richiamato l'attenzione del presidente della Regione Luca Zaia, da giorni in pressione con il governo per trovare una soluzione alla questione degli impianti da sci e dell'enorme indotto che gira attorno alle piste. “Ponendo sempre al primo posto la tutela della salute, ieri sera gli operatori della montagna si sono riuniti sotto la Marmolada alla vigili dell'avvio della stagione sciistica, per chiedere al governo delle risposte che ancora non hanno”, ha scritto in un post su facebook.
“Vista situazione precaria della stagione e la preoccupazione forte per l'intero indotto dell'area montana, hanno scelto di disegnare un cuore con le fiaccole accese come segnale di vita, salute e lavoro”, ha concluso il governatore veneto.
Come noto, l'Italia è al momento tra i maggiori sostenitori in Europa di una linea contraria alla riapertura degli impianti, vere e proprie “bombe di contagio” durante la prima ondata (QUI un articolo sulla questione). Sostenuta dalla Germania, tale proposta ha però incontrato delle resistenze, su tutte quelle dell'Austria, attualmente in lockdown duro e speranzosa di poter aprire non appena possibile. La Svizzera, da parte sua, ha già dato avvio alla stagione invernale.
Da parte loro le Regioni hanno già approntato le linee guida. In Trentino, anche il presidente Maurizio Fugatti ha espresso al governo la necessità di intervenire per sostenere il comparto.
