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Coronavirus, l'ordinanza spiega come si svolgeranno l'1 e 2 novembre. L'Apss: ''Attenzione: baci e abbracci potrebbero diventare veicolo di contagio''

L'ordinanza della Provincia contiene indicazioni in occasione delle festività "Tutti i santi" e "Commemorazione dei defunti". L'Azienda provinciale per i servizi sanitari chiede di mantenere alta l'attenzione. Nel testo: "I Comuni devono garantire un presidio da parte della polizia locale, al fine di garantire il rispetto delle norme generali di prevenzione"

Di Luca Andreazza - 26 ottobre 2020 - 18:35

TRENTO. L'ordinanza del presidente della Provincia in materia emergenza coronavirus per recepire il Dpcm del governo contiene indicazioni per quanto riguarda "Tutti i santi" e "Commemorazione dei defunti" (Qui ordinanza). 

 

"In via eccezionale e in occasione delle celebrazioni liturgiche legate ai giorni 1 e 2 novembre 2020 ("Tutti i santi" e "Commemorazione dei defunti") è consentito l'incontro oltre il numero massimo di 6 persone presso i cimiteri, al fine di partecipare alle tradizionali celebrazioni liturgiche e nel rispetto delle norme generali di prevenzione del contagio, con particolare riferimento al distanziamento interpersonale, all'obbligo di indossare dispositivi a protezione delle vie respiratorie e alla disinfezione delle mani".

 

Saltano invece le processioni che normalmente anticipano le cerimonie. "Sono vietate. In occasione delle celebrazioni, i Comuni devono garantire un presidio da parte della polizia locale, al fine di garantire il rispetto delle norme generali di prevenzione, nonché individuare preventivamente il numero massimo di persone che, nei predetti giorni, possano accedere ai cimiteri nel rispetto del distanziamento sociale e con l'ulteriore limite di due persone per defunto".

 

C'è comunque un appello a mantenere alta la guardia, soprattutto per proteggere le categorie più fragili. Oggi sono stati comunicati 113 nuovi positivi, ben 40 sono over 70 anni e 24 sono riferibili alle situazioni in Rsa (Qui articolo). "Chiediamo - commenta Pier Paolo Benetollo, direttore dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari - un'attenzione particolare al mondo degli anziani. Ci avviciniamo alle festività dei morti e diventa importante che le persone anziane vengano protette dai giovani. Baci e abbracci quest'anno potrebbero diventare veicolo di contagio".

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