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In carrozzina da 26 anni viene portato sulle Tre Cime. Davide: ''Hanno costruito un carretto e si sono alternati a spingerlo, è stato emozionante''
L'escursione è stata possibile grazie alla costruzione da parte del Cai di Treviso una sorta di "carretto" che ha permesso a Davide Modesto, 44 anni, di essere trasportato fino ad un punto panoramico del Rifugio Lavaredo: "Spero che il prossimo anno si possa dare la possibilità a qualcun'altro di vivere questa esperienza"

TRE CIME DI LAVAREDO. "Grazie a voi oggi ho vissuto un’esperienza di accoglienza: le Dolomiti per me sono state accoglienti e non solo accessibili" così ha detto Davide Modesto al Rifugio Auronzo, sulla strada di ritorno dall'escursione che lo ha portato ad ammirare le Tre Cime di Lavaredo.
Questa non è la prima avventura di Davide, 44 anni residente a Trevignano, costretto in carrozzina da 26 anni a causa di un incidente automobilistico nel 1994: grande sportivo, prima dell'incidente correva in bicicletta nella categoria Juniores e ora allena gli atleti, collabora con la federazione ciclistica e fa l’animatore in parrocchia. "Mi piaceva il ciclismo perché l’agonismo individuale mi dava la possibilità di confrontarmi tutti i giorni con i miei limiti, mi aiutava a conoscere meglio il mio fisico, le mie potenzialità" racconta Davide.
Una sua grande passione è il viaggio, infatti ha visitato l'America e il Nord Europa: "Mi piace viaggiare perché vedo realtà nuove e diverse dalla mia, posso entrare in contatto con persone che non conosco". Da qui, la voglia di visitare il territorio. "Tutto è nato fra dicembre e gennaio dell'anno scorso - spiega - io sono laureato in Economia della Finanze alla Ca' Foscari ma mi sono iscritto lo scorso settembre a Scienze Religiose a Treviso, dove ho conosciuto molte belle persone. Proprio qui il Presidente del Lion's Club della sezione di Treviso Sile (Aldo Solimbergo, ndr) mi ha proposto un'escursione sulle Dolomiti".
Dopo alcuni iniziali dubbi, Davide ha accettato e il progetto è stato portato avanti: "Molti buoni propositi nascono con entusiasmo e poi finiscono nel nulla ma questa volta Lion's e Cai si sono presi la responsabilità di portare avanti l’impegno, almeno una volta l’anno, per rendere accoglienti le Dolomiti anche ad altre persone che vivono le mie stesse difficoltà". Lo hanno accompagnato, oltre alle associazioni, il suo docente di Scienze Religiose padre Stefano e l'amica e compagna di corso Lorena.
L'escursione è stata programmata per venerdì scorso, il 4 settembre: "Siamo arrivati in macchina al Rifugio Auronzo da Misurina, poi da lì sono stato trasportato fino al Rifugio Lavaredo con il carretto che il Cai di Treviso aveva costruito per me. Si sono dati tutti il cambio a spingermi lungo quel dislivello di 150 metri. Il percorso era un po' sconnesso ma è stato bello perché c'erano con noi delle guide, che mi hanno spiegato la conformazione delle rocce e della natura che ci circondava".
Ci sono volute due ore per salire fino al Lavaredo e due ore per scendere, con una pausa pranzo al Rifugio Auronzo. "Non ho visto molto del paesaggio - commenta Davide - c'era davvero molta gente e bloccava un po' la vista, ma mi ha fatto piacere parlare con persone che non conoscevo e fare questa bella esperienza di condivisione". Erano presenti, oltre al Cai della sezione di Treviso e il Lion's Club di Treviso Sile, il Sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin ed il primo cittadino di Treviso, Mario Conte, che ha contribuito a spingere Davide in salita: "Questo mi ha sorpreso particolarmente, perché non mi aspettavo che una personalità politica avrebbe fatto un gesto simile". Durante il suo discorso al rifugio, Davide si è detto onorato della presenza dei sindaci: "E' un segnale importante da parte delle istituzioni, a cui chiedo un’attenzione e un’empatia particolare, perché hanno il potere e la responsabilità di migliore la vita di tutti i cittadini".
Per quanto riguarda la disabilità, Davide dice: "C'è ancora molto da fare e la prima cosa, la più importante, è fare un salto di mentalità". "Io vedo persone timorose ma curiose, che vorrebbero avvicinarsi ma non sanno come fare: hanno timore di esporsi, di chiedere, di offendere oppure, al contrario, sono impietositi e fin troppo servizievoli. In questo senso, la nostra civiltà ha ancora del cammino da fare. La nostra cultura civica dovrebbe prevedere momenti di confronto, di conoscenza, di contatto diretto". E' proprio per il desiderio di confronto che Davide sta studiando, per diventare un insegnante di religione e stare a contatto con i ragazzi.
"Se il prossimo anno non ci dovesse essere disponibilità a rinnovare l'impegno, ci terrei a contattare altri gruppi per permettere di far vivere questa esperienza anche ad altri ragazzi come me - ci dice Davide -. Secondo me si potrebbe fare anche più di una volta all'anno, perché la zona dove abito è circondata di bei posti dove si potrebbero fare escursioni meno impegnative ma c'è bisogno di un po' di impegno a lungo termine e questo è difficile da mantenere". Infine, Davide ringrazia chi ha reso possibile questa giornata ed in particolare il Cai di Treviso: "So che è venuto a mancare uno dei membri dei Cai in questi giorni scalando le Tre Cime. Non lo conoscevo, ma volevo porgere loro le mie condoglianze oltre ai ringraziamenti. Sono stati molto gentili e umani".