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Si infortuna al ginocchio a 2.900 metri e rimane bloccata in quota ma c'è nebbia: difficile l'intervento dei soccorritori
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale del soccorso alpino e speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che, tuttavia, non ha potuto portare a termine il recupero a causa della nebbia fitta presente in quota.

PEJO. Ha avuto problemi a un ginocchio ed è rimasta bloccata in quota. Alla fine è stata salvata dal soccorso alpino ma l'intervento è stato complesso e si è concluso a notte inoltrata intorno alle 22.20. I fatti sono accaduti ieri sera all'altezza del sentiero che dal rifugio Vioz porta al Doss dei Gembri (gruppo Ortles Cevedale), a una quota di circa 2.900 metri. La chiamata al numero unico 112 è arrivata verso le 18.15 dal compagno di escursione della 50enne di Roma in difficoltà.

Il coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale del soccorso alpino e speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che, tuttavia, non ha potuto portare a termine il recupero a causa della nebbia fitta presente in quota. Quattro operatori della Stazione Pejo hanno raggiunto Doss dei Gembri con la Jeep per effettuare il recupero da terra, sono stati imbarcati a bordo dell'elicottero e trasportati fino al limitare delle nebbie a una quota di circa 2.500 metri.

I soccorritori hanno raggiunto a piedi l'infortunata in circa 40 minuti e dopo averla stabilizzata e imbarellata l'hanno trasportata a spalla fino a valle con la barella portantina. In questa operazione i quattro operatori sono stati aiutati da altri quattro soccorritori della Stazione Pejo, che nel frattempo erano saliti a piedi da Doss dei Gembri per dare supporto. Una volta arrivati a Pejo Fonti, la donna è andata in ospedale in autonomia insieme al compagno.