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“Da vù cumprà a vù pregà è un attimo” l'assessore leghista contro i seminaristi e scoppia la polemica. L'Anpi: ''Sia rimosso da qualsiasi incarico istituzionale''
A finire nella bufera è stato l'assessore comunale di Varna, della Lega Nord, Ivan Maschi. Il commento indirizzato alla notizia di un corso di formazione promosso dalla diocesi di Bolzano e di Bressanone e che ha visto il coinvolgimento di 12 seminaristi provenienti da India e Tanzania

BOLZANO. “Da vù cumprà a vù pregà è un attimo”. E' questa la reazione che ha avuto l'assessore comunale di Varna, della Lega Nord, Ivan Maschi di fronte alla notizia dei nuovi seminaristi arrivati da Tanzania e India a Bressanone.
Una reazione che non ha esitato a mettere per iscritto in un commento su Facebook che in pochissimo tempo ha creato una vera bufera di polemiche nei suoi confronti.
Il tutto è iniziato con la notizia dell'arrivo di un corso di formazione promosso dalla diocesi di Bolzano e di Bressanone con il coinvolgimento di 12 seminaristi provenienti da India e Tanzania. In base al progetto varato dalla Chiesa locale d’intesa con le Diocesi di origine, dopo la conclusione degli studi teologici e l’ordinazione sacerdotale i giovani svolgeranno il servizio di cooperatori in varie parrocchie della nostra Diocesi per cinque anni, prima di rientrare nel Paese natale.
Il progetto persegue due obiettivi: da un lato permette di mantenere vitalità nel Seminario con la presenza di nuovi candidati, che riceveranno una solida formazione per lavorare cinque anni nelle parrocchie altoatesine; dall'altro i futuri neo-sacerdoti acquisiranno un‘esperienza pastorale che sarà preziosa al momento del loro ritorno in India e Tanzania.
Evidentemente, però, questo percorso non sembra essere andato bene per l'assessore leghista che non si è trattenuto nel commentare in maniera razzista. Un commento, tra l'altro, definito da molti come “ignorante”.

Immediatamente è scoppiata la polemica e l'assessore Ivan Maschi ha cercato di fare un passo indietro cancellando, inutilmente, il commento.
“In riferimento al mio commento – ha poi scritto sulla propria pagina Facebook - riguardo ai nuovi seminaristi ed alle reazioni che ha suscitato, tengo a precisare che ovviamente non era mia intenzione offendere nessuno. Il mio commento, discutibile e palesemente fuori luogo, voleva essere una battuta ironica. Una battuta certamente sbagliata e me ne scuso, ma tale deve rimanere”.

Sul caso è intervenuta anche l'Anpi da sempre impegnata anche in Alto Adige Südtirol, nella promozione di una memoria attiva dei valori fondamentali della Resistenza, della Costituzione e dell'autonomia “Si tratta, certo, di dissociarsi pubblicamente, ma anche, a nostro parere – spiega in una nota - di valutare formalmente e politicamente la rimozione da qualsiasi incarico istituzionale di chi promuove pubblicamente tali posizioni incompatibili con i valori fondamentali delle nostre istituzioni ben rappresentati, del resto, proprio il 25 aprile, dalle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella, dal Presidente del Consiglio Mario Draghi al museo di via Tasso, dal Landeshauptmann di fronte al Muro del Lager di Bolzano”.