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E' stato ucciso Arthur, l'orso più possente d'Europa
L'orso sarebbe stato ucciso in un'area protetta, a finire nella bufera il principe Emanuel del Liechtenstein. Arthur, un maschio di 17 anni, si trovava in un’area protetta sui Carpazi

BUCAREST. L'orso Arthur, uno dei plantigradi più possenti di tutta Europa, è stato ucciso. La notizia, ripresa dai mass media di tutto il mondo, è stata diffusa dall’Ong rumena Agent Green, che ha chiesto alle autorità di fare luce sul caso.
Secondo quanto riportano in una nota i gruppi ambientalisti Agen Green (Qui il link al comunicato) e Vgt, l'uccisione dell'orso con un colpo d'arma sarebbe avvenuto per mano del “principe Emanuel del Liechtenstein”.

Il principe, spiegano le organizzazioni, avrebbe ottenuto il permesso dall'agenzia rumena per l'Ambiente di dare la caccia a un'orsa che aveva causato alcuni danni agli agricoltori nel villaggio di Ojdula. Questo dietro il pagamento di settemila euro per la caccia di quattro giorni nella contea di Covasna.

Purtroppo, però, a finire nel mirino del suo fucile non è stata l’orsa, ma l'orso Arthur. L'ipotesi da parte delle organizzazioni ambientaliste è che si tratti di bracconaggio.
Il Washington Post che ha ripreso la notizia, riporta le parole di un alto funzionario del ministero dell'ambiente rumeno, Octavian Berceanu che avrebbe confermato la presenza di un'indagine sul caso avviata il 29 aprile e che il bracconaggio è uno dei sospetti.

La Romania ha ufficialmente vietato la caccia ai cosiddetti “trofei” nel 2016, ma i permessi di caccia per gli orsi "problematici", che danneggiano cose o coltivazioni o si rendono autori di predazioni, possono essere rilasciati alle associazioni di caccia, ma solo come ultima risorsa, dopo che le misure di rilocalizzazione falliscono. Il problema denunciato dagli animalisti, però, è che questi permessi molte volte vengono venduti ai cacciatori di trofei.
Agent Green che ha monitorato il grande orso maschio per nove anni, ha spiegato che Arthur viveva "nel profondo della natura" e non aveva contatti con gli insediamenti umani.
Foto tratta da /www.agentgreen.ro