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Green Pass, servirà controllarlo all'idraulico che entra in casa o all'elettricista? E le colf? Ecco le risposte che arrivano dal Governo

Palazzo Chigi, sul sito internet del Governo, ha pubblicato l'aggiornamento delle Faq rispondendo alle domande scaturite dall'approvazione del decreto che estende l'obbligo del green pass a tutto il mondo del lavoro a partire dal 15 di ottobre

Pubblicato il - 26 settembre 2021 - 10:25

TRENTO. Dagli idraulici ai tassisti per arrivare alle colf. Sono tantissime le domande che in questi giorni in molti si stanno facendo sull'obbligo del Green Pass e sui controlli che si devono fare.

 

Palazzo Chigi, sul sito internet del Governo, ha pubblicato l'aggiornamento delle Faq rispondendo alle domande scaturite dall'approvazione del decreto che estende l'obbligo del green pass a tutto il mondo del lavoro a partire dal 15 di ottobre.

 

Tra le tante richieste fatte dai cittadini, il governo chiarisce che non c'è obbligo del pass per i clienti che decidono di prendere un taxi mentre se in casa arriva un idraulico, un elettricista o un qualsiasi altro tecnico per una riparazione non vi è alcun obbligo di controllare se ha il certificato in quanto "non sono datori di lavoro ma stanno acquistando dei servizi. Resta fermo che è loro facoltà chiedere l'esibizione del green pass".

 

Ecco alcune delle Faq pubblicate dal Governo (QUI L'ELENCO COMPLETO)

 

Chi accede ai centri termali esclusivamente per usufruire dell’erogazione di prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche, deve essere munito di certificazione verde COVID-19? 

 

No, in quanto l’obbligo di esibizione di una delle certificazioni verdi COVID-19 previsto per i centri termali dall’art. 9-bis, comma 1, lett. f), del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, non trova applicazione in caso di accesso alle attività dei centri termali limitatamente all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche, per le quali risulti la prescrizione del proprio medico di famiglia o di uno specialista.

 

 

Per l’accesso alle sagre e fiere locali che si svolgono all’aperto senza precisi varchi d’ingresso (ad esempio per le vie e le piazze di un Comune) serve avere una certificazione verde COVID-19 e, in caso di risposta affermativa, quali sono le conseguenze in termini di responsabilità in caso di inosservanza dell’obbligo? 

 

L’accesso a sagre e fiere anche locali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19 in base all’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021.
Nel caso in cui tali eventi si svolgano all’aperto in spazi privi di specifici e univoci varchi di accesso, come, ad esempio, nelle piazze e vie pubbliche, gli organizzatori (pubblici o privati) si limitano a informare il pubblico, con apposita segnaletica, dell’esistenza dell’obbligo della certificazione verde COVID-19 per accedere alla fiera o sagra in questione. In caso di controlli a campione, sarà sanzionabile soltanto il soggetto privo di certificazione e non anche gli organizzatori che abbiano rispettato gli obblighi informativi.

 

L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 si applica anche alla partecipazione a ogni tipo di eventi che si svolgono all’aperto in spazi non delimitati e senza precisi varchi d’ingresso (ad esempio in parchi, strade o piazze)? 

 

L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 per accedere agli spettacoli aperti al pubblico, stabilito dall’articolo 5 del decreto-legge n. 52 del 2021, a seguito della modifica introdotta dall’art. 3 del decreto-legge n. 105 del 2021, si riferisce a luoghi che consentono, per la loro conformazione, di limitare l’ingresso da parte degli spettatori (sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e altri locali o spazi anche all’aperto).
L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 non si applica, invece, nel caso in cui gli eventi si svolgano in luoghi all’aperto privi di specifici e univoci varchi di accesso, come ad esempio in piazze, vie o parchi pubblici, a cui possono accedere anche soggetti per fini diversi da quello di assistere all’evento che non è quindi destinato ad un pubblico predefinito e contenuto in spazi dedicati in modo esclusivo all’evento stesso.
 

Per la consumazione al tavolo nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti pubblici e privati è necessario esibire la certificazione verde COVID-19?

 

Sì, per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021.

 

I tassisti hanno l’obbligo di controllare il green pass dei clienti?

No, i clienti non hanno l’obbligo di green pass. 

 

I clienti che ricevono in casa un idraulico, un elettricista o un altro tecnico dovranno controllare il green pass? 

No, in quanto non sono datori di lavoro ma stanno acquistando servizi. Resta fermo che è loro facoltà chiedere l’esibizione del green pass. 

 

I privati potranno avere piattaforme per i controlli analoghe a quelle della scuola e del pubblico impiego? 

Al momento non sono previste piattaforme analoghe; se ne potrà verificare in seguito la realizzabilità da un punto di vista tecnico ed eventualmente modificare il DPCM che disciplina le modalità di verifica.

 

Chi controlla il libero professionista? E il titolare di un'azienda che opera al suo interno? 

Il libero professionista quando accede nei luoghi di lavoro pubblici o privati per lo svolgimento della propria attività lavorativa viene controllato dai soggetti previsti dal decreto-legge n. 127 del 2021. Il titolare dell’azienda che opera al suo interno viene controllato dal soggetto individuato per i controlli all’interno dell’azienda.

 

Il datore di lavoro della colf o della badante è tenuto a verificare che la dipendente abbia il green pass? 

Sì.

 

Visto l’obbligo del green pass, nelle aziende si potrà derogare alla regola del metro di distanziamento?

 No, il green pass non fa venir meno le regole di sicurezza previste da linee guida e protocolli vigenti.

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