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Seguono una traccia lasciata da animali selvatici e si ritrovano bloccati sopra una cascata, ritrovati infreddoliti e impauriti due giovani

La coppia di trentenni si trovava sul Gruppo Sorapis quando ha sbagliato direzione e nei pressi della ferrata Berti hanno seguito una traccia che li ha portati in un canale tra salti di roccia e boscaglia di mughi

Pubblicato il - 08 settembre 2021 - 12:35

SAN VITO DI CADORE. Li hanno ritrovati infreddoliti e impauriti sopra i 30 metri della cascata Pisandul dopo una notte passata sotto la pioggia e al freddo. I soccorritori sono stati allertati solo alle 5.20 e così si sono attivati per cercare di recuperare la coppia in difficoltà. Le operazioni di recupero, però, non sono state semplici a causa delle nebbia e così è stato necessario l'intervento del Pelikan da Bressanone che ha imbarcato uno dei soccorritori, che è anche tecnico di elisoccorso.

 

I fatti sono successi nel Gruppo del Sorapis nelle Dolomiti bellunesi. La centrale operativa del Suem ha allertato, come detto intorno alle 5.20, il soccorso alpino di San Vito di Cadore per una coppia di escursionisti ungheresi, un ragazzo di 31 anni e una ragazza di 30, in difficoltà nei pressi della Ferrata Berti. Messi in contatto con i soccorritori, si è capito dove si trovavano e cosa era successo. Partiti dal Rifugio Vandelli per andare al Rifugio San Marco, i due avrebbero dovuto seguire il percorso attrezzato che passa sulla Cengia del Banco, sulla Croda Marcora, ma avevano perso il sentiero, iniziando a seguire una traccia lasciata da animali selvatici, che li aveva portati a scendere in un canale tra salti di roccia e boscaglia di mughi, fino a bloccarsi sopra i 30 metri della cascata del Pisandul.

 

Mentre una squadra si preparava a intervenire, data la presenza di nebbia, è sopraggiunto il Pelikan di Bressanone, che ha imbarcato uno dei soccorritori, che è anche tecnico di elisoccorso. Dopo averli individuati a 2.100 metri di quota, l'eliambulanza lo ha calato con un verricello di 30 metri e in due rotazioni li ha recuperati e trasportati al campo base, dove i sanitari li hanno controllati dal momento che erano stati tutta la notte sotto la pioggia. Fortunatamente stavano bene, pur infreddoliti e impauriti. 

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