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Un caricabatterie universale per tutti i tipi di cellulari. La novità in arrivo per tutta l'Unione Europea
Con l'approvazione del Parlamento europeo, se non ci saranno intoppi, il cavo unico potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024

TRENTO. Un cavo unico per caricare tutti gli smartphone, è questa la novità in arrivo. L'Unione Europea, infatti, chiederà ai produttori di telefoni di convergere su una sola tipologia di caricabatterie.
Con l'approvazione del Parlamento europeo, se non ci saranno intoppi, il cavo unico con connettori Usb-C potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024.
L’Unione Europea sta portando avanti questa battaglia dal 2009, quando aveva ottenuto una sorta di uniformità, limitando il numero e la varietà delle soluzioni di ricarica: così facendo si passò da oltre trenta tipi diversi di caricabatterie agli attuali tre.
La decisione dell’Ue di introdurre un caricabatterie universale “avrà effetti positivi per l’ambiente, ma potrebbe rivelarsi un boomerang per i consumatori attraverso un rincaro dei prezzi dei prodotti elettronici” ha affermato l'associazione Consumerismo No profit, commentando la proposta legislativa.
“Se la proposta verrà attuata, l’introduzione di un caricatore unico sul territorio europeo produrrà innegabili vantaggi sul fronte ambientale, considerato che sono ben 51 mila le tonnellate di rifiuti derivanti dai soli caricatori – spiega il presidente Luigi Gabriele – Ogni cittadino Ue produce ogni anno circa 16,6 kg di rifiuti elettronici, prodotti che non sempre vengono smaltiti correttamente e concorrono ad inquinare l’ambiente”.
La Commissione propone di:
- armonizzare le porte di ricarica per i dispositivi elettronici: il formato standard sarà l'USB-C. I consumatori potranno in tal modo ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria USB-C, indipendentemente dal marchio del dispositivo.
- armonizzare la tecnologia di ricarica rapida, contribuendo da un lato a evitare che i produttori limitino senza motivo la velocità di ricarica e dall'altro a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si usa un qualsiasi caricabatteria compatibile con un dispositivo;
- vendere i caricabatteria e i dispositivi elettronici separatamente: i consumatori potranno comprare un nuovo dispositivo elettronico anche senza un nuovo caricabatteria, con la conseguente limitazione del numero di caricabatteria superflui o inutilizzati. Si stima che, diminuendo la produzione e lo smaltimento di nuovi caricabatteria, la quantità di rifiuti elettronici si ridurrebbe di quasi mille tonnellate l'anno;
- informare meglio i consumatori: i produttori dovranno fornire informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando tra l'altro la potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest'ultimo supporta la ricarica rapida. Ciò permetterà ai consumatori di verificare con maggiore facilità se i caricatori che già possiedono soddisfano i requisiti dei loro nuovi dispositivi o li aiuterà a scegliere un caricabatteria compatibile. In combinazione con le altre misure, questo permetterà ai consumatori di limitare il numero di nuovi caricabatteria acquistati, con un risparmio di 250 milioni di € l'anno spesi finora per l'acquisto di caricabatteria superflui.