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Emergenza siccità, lungo l’Adige 800 ettari di campagna a rischio. Contro “l’incombente carenza idrica”, Kompatscher firma un’ordinanza
Da settimane non si registrano precipitazioni così scatta il piano d’emergenza contro la siccità, anche per contrastare le possibili gelate. Kompatscher: “Stiamo reagendo all’incombente carenza idrica in Alta Val Venosta”

BOLZANO. A causa della siccità in corso e di lavori di manutenzione alla centrale di Glorenza, che non può mettere a disposizione l’acqua per l’irrigazione antigelo, Arno Kompatscher ha recentemente firmato un’ordinanza d’emergenza per evitare di mettere in pericolo le coltivazioni dell’Alto Adige. “Con questo regolamento – a spiegato il presidente della Provincia di Bolzano – stiamo reagendo all’incombente carenza idrica in Alta Val Venosta. Da un lato, non ci sono state precipitazioni per settimane, e dall’altro l’irrigazione delle foreste e delle aree di coltivazione delle mele potrebbe diventare necessaria già alla fine di marzo”.
A essere interessati circa 800 ettari di terreni agricoli nella zona fra Castelbello e Lasa, che dipendono dai prelievi d’acqua dal fiume Adige per la protezione dal gelo. A causa della momentanea non operatività delle centrali di Glorenza e Lasa la fornitura di acqua concessa e accordata mediante convenzione tra il Consorzio di Bonifica Val Venosta e Alperia non può essere garantita come di consueto. Infatti, la centrale idroelettrica di Glorenza potrà essere rimessa in funzione soltanto nella settimana dal 4 al 10 aprile.
L’ordinanza firmata da Kompatscher stabilisce che in caso di gelate previste in queste zone, possa essere scaricata una quantità supplementare di acqua fino a 6 metri cubi al secondo dal lago di San Valentino alla Muta nel fiume Adige con un tempo di attesa adeguato. Il livello dell’acqua nel lago di San Valentino alla Muta deve essere garantito in caso di pericolo di gelo, tramite l’alimentazione di 3 metri cubi d’acqua al secondo dal lago di Resia.
Dato che il rilascio di 6 metri cubi di acqua nel bacino superiore dell’Adige rappresenta un intervento in un ecosistema sensibile, l’immissione d’acqua deve essere effettuata con un aumento graduale della quantità d’acqua, così come la riduzione delle quantità d’acqua immesse. Sul tratto di fiume interessato verrà comunque effettuato il monitoraggio dell’ecosistema e della popolazione ittica. Il provvedimento per garantire le quantità d’acqua per l’irrigazione antigelo dal fiume Adige ha effetto immediato fino alla rimessa in funzione della centrale di Glorenza.