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Ucraina, il legname di Russia e Bielorussia è considerato “di guerra” e non potrà essere utilizzato nei prodotti certificati Pefc
La risposta di Pefc, l'ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste, all'invasione dell'Ucraina arriva quando mancano pochi giorni alla Giornata internazionale delle foreste, istituita dalle Nazioni Unite

TRENTO. Il legno proveniente da Russia e Bielorussia sarà considerato 'di guerra' da Pefc, l'ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste, e come tale non potrà essere utilizzato per la realizzazione di prodotti che portino la certificazione della realtà internazionale, che copre 328 milioni di ettari di foreste in tutto il mondo, corrispondenti all'8% della superficie forestale a livello planetario. L'iniziativa di Pefc arriva a pochi giorni dall'edizione 2022 della Giornata internazionale delle foreste, in programma il 21 marzo, un'iniziativa istituita dalle Nazioni Unite e che proprio quest'anno avrà come titolo “Scegliere legno sostenibile per le persone e il pianeta”.
“Il Pefc è estremamente preoccupato per l'attacco del governo russo all'Ucraina e l'invasione militare è in diretta opposizione con i nostri valori fondamentali – ha detto Francesco Dellagiacoma, presidente del Pefc Italia –. Questa aggressione provoca dolore e morte a persone innocenti, comprese donne e bambini, e ha inoltre un impatto distruttivo immediato e a lungo termine sull'ambiente, sulle foreste e sulle persone che dipendono dalle foreste per il proprio sostentamento”. Per questa ragione “il Consiglio internazionale del Pefc ha deciso di dare una risposta immediata ed efficace, dichiarando che il legno proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è ufficialmente considerato 'legname di guerra': in quanto tale non potrà più essere usato in un prodotto certificato Pefc. Tale posizione lancia un messaggio chiaro a tutto il settore: non può esserci sostenibilità ambientale senza la pace”.
Insomma quest'anno, dice l'Ente in una nota: “Il messaggio della Giornata mondiale delle foreste non può che essere declinato anche sulla base delle notizie drammatiche che giungono dall'Ucraina. La certificazione è fondamentale infatti per combattere il cambiamento climatico, difendere il pianeta, ma anche per preservare equilibri sociali, rispettare i lavoratori e, non di meno, dare certezza ai consumatori che il legno che acquistano non provenga da Paesi impegnati in aggressioni o conflitti armati di larga scala”. Come detto, il Pefc è presente in 55 Paesi in tutto il mondo ed è responsabile della certificazione di 328 milioni di ettari e foreste, corrispondenti all'8% della superficie forestale mondiale. Al 31 dicembre 2021, 31.976.108 ettari di foreste in Russia e 9.022.400 ettari di foreste in Bielorussia erano certificati Pefc, cioè il 12,5% dell'area totale a livello globale.