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Borsa: conferme su frenata inflazione Usa allungano rally, Milano chiude +0,4%
Ottavo rialzo per Ftse Mib, +5% Saipem, scivolone Nexi (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 nov - Le conferme sull'inflazione americana in rallentamento danno ulteriore supporto alla corsa dei listini azionari europei che allungano ancora la fase di recupero e chiudono quasi tutti in rialzo. Dopo i prezzi al consumo Usa di ottobre, che avevano acceso la scommessa su una Fed meno aggressiva sui tassi Usa, anche i prezzi alla produzione sono stati inferiori alle aspettative (+0,2% rispetto al mese precedente con una revisione a +0,2% anche di settembre). Ma la sessione era già partita in guadagno grazie alla vivacità dei mercati asiatici che hanno di nuovo beneficiato della volontà di Pechino di intervenire a supporto del settore immobiliare. Se Londra è stata l'unica piazza in lieve calo, Amsterdam è stata la migliore (+1,38%) mentre gli altri indici hanno comunque segnato rialzi di mezzo punto percentuale con gli acquisti che hanno premiato i tecnologici, l'energia, le società minerarie e le banche. Piazza Affari ha chiuso a +0,42%: il Ftse Mib ha quindi infilato l'ottavo incremento di fila e resta in rialzo di oltre il 20% dai minimi dell'anno segnati tra settembre e ottobre. Anche se il greggio ha frenato, a causa del calo delle stime sulla domanda da parte dell'Opec, sono stati due titoli petroliferi a fare da capofila: Saipem (+4,98%) ha beneficiato dei nuovi contratti in Medio Oriente e Africa da 800 milioni di dollari, mentre Tenaris (+4,7%) ha sfruttato la raccomandazione positiva di JpMorgan ("overweight" con target a 50 dollari per azione). Le peggiori sono state Nexi (-9,8%), all'indomani del collocamento del 5% del capitale da parte di Intesa Sanpaolo (+0,1%) che è uscita dall'azionariato, e Tim (-2,9%) con le indiscrezioni di stampa che danno meno chance alle ipotesi di un'opa sul gruppo delle telecomunicazioni.L'euro/dollaro segna 1,0389 dopo aver toccato i massimi da luglio a 1,0480 dopo la pubblicazione dei dati Usa. Petrolio in lieve calo: il Brent gennaio è sceso di mezzo punto percentuale a 92,5 dollari al barile, il Wti dicembre arretra a 85,4 dollari al barile. Gas in rialzo (+8%) a 123 euro al megawattora. Fon
(RADIOCOR) 15-11-22 17:42:26 (0558)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN