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Borsa: Europa in calo a meta' seduta, Milano (-1,1%) fanalino di coda con stacco cedole
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 nov - A metà seduta le Borse europee proseguono in calo, con Milano (-1,1%) fanalino di coda dopo lo stacco cedola di numerose "big" (pesa per -0,68%, altrimenti il ribasso sarebbe inferiore a mezzo punto). Guardinghe anche le altre maggiori piazze (Parigi -0,18%, Francoforte -0,59%, Londra -0,02%), mentre restano le preoccupazioni per tensioni geopolitiche, l'andamento dell'economia e dell'inflazione e la risposta delle banche centrali. In questo senso indicazioni potranno arrivare nel corso della settimana dai verbali delle riunioni della Bce e della Fed. Per altro, le minute della Banca centrale americana saranno tra i pochi eventi di rilievo in una settimana breve per Wall Street (giovedì sarà chiusa per il Thanksgiving e venerdì sarà aperta solo mezza giornata). A generare ulteriore incertezza è la possibilità che in alcune zone della Cina siano reintrodotte misure restrittive nell'ambito della politica zero-Covid. Proprio questo, per altro, condiziona il petrolio, sul rischio di frenata della domanda di energia: il contratto del Wti gennaio cede lo 0,2% a 79,91 dollari al barile, dopo essere arrivato a perdere quasi un punto, quello del Brent di pari scadenza lo 0,4% a 87,23 dollari. Per quanto riguarda i titoli, sul Ftse Mib le peggiori sono alcune delle società che staccano la cedola (Mediobanca -7,66%, Poste -3,23%, Banca Mediolanum -3,04% e Intesa Sanpaolo -2,86%). Male Saipem (-5,16%, dopo essere anche stata fermata in volatilità), dopo che venerdì la Corte Suprema algerina ha rigettato il ricorso contro la sentenza di condanna nel procedimento penale relativo al progetto di GNL3 Arzew. Bene le banche (Bper +1,34%, Banco Bpm +1,1%), così come Prysmian (+0,5%). La commessa da circa 150 milioni di euro che quest'ultima si è aggiudicata in Grecia piace agli analisti. I prezzi del gas proseguono in rialzo, dopo l'avvio in calo (+1,5% a 117,3 euro al megawattora). Sul valutario si indebolisce l'euro, che resta però sopra la parità con il biglietto verde a 1,0241 dollari (1,026 in avvio, da 1,0319 venerdì). L'euro/yen è a 145,182 (144,554 in apertura, da 144,8) e il cross dollaro/yen a 141,73 (da 140,817). Infine, lo spread risale a 191 punti, contro i 188 dell'avvio e i 187 del closing di venerdì.Ars
(RADIOCOR) 21-11-22 12:54:00 (0270)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN