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Borsa: Europa tenta la via del rialzo, a Milano (+0,27%) corre Nexi (+4%)
Bene Tim, battono la fiacca le banche (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 19 dic - Dopo aver archiviato una settimana di perdite, le Borse europee ripartono al rialzo, incoraggiate dal fatto che la recessione che si profila all’orizzonte potrebbe essere meno grave del previsto. Anche dall’istituto tedesco Ifo sono arrivati segnali incoraggianti: il sentiment tra le imprese tedesche a dicembre è salito al livello più alto da agosto (88,6 da 86,4 di novembre). I mercati, inoltre, hanno metabolizzato i messaggi da 'falco' lanciati sia da Jerome Powell, numero uno della Fed, sia da Christine Lagarde, alla testa della Bce. Intanto anche i future americani preannunciano un avvio di Wall Street positivo. Francoforte guadagna lo 0,4%, Parigi e Londra lo 0,51%, Amsterdam lo 0,61% così come Madrid. Milano sale dello 0,27%, anche se lo spread vola sopra i 218 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni è al 4,37%. A Piazza Affari i titoli sono volatili, risentendo dell’approssimarsi della fine dell’anno, con i grandi fondi che aggiustano le posizioni. Ad ogni modo oggi sono scattate al rialzo le Nexi (+4%), festeggiando l’annuncio che alla fine il governo non cambierà la normativa sui pagamenti digitali. Sono gettonate anche le Tim (+3%), nell’attesa che entro fine anno l'esecutivo dia indicazioni sullo spinoso dossier della rete. Hanno invece ripiegato al ribasso le banche. Unicredit cede lo 0,7%, a dispetto dell’accordo con Azimut (-0,4%). Notizia che aveva sostenuto le azioni di entrambi i gruppi sia venerdì, sia oggi in avvio. Fuori dal paniere principale, Ovs perde il 4,4% dopo il taglio di rating da parte di Equita. Si sgonfiano le Impianti (-6,4%), dopo la volata del 45,8% di venerdì, giorno del debutto sull'Euronext Growth Milan. Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito a 1,0609 dollari, dopo un massimo a 1,0662 (venerdì in chiusura 1,0615). Passa inoltre di mano a 144,5 yen (145), mentre il rapporto dollaro/yen è a 136,2 (136,66). Sale il prezzo del petrolio: il future gennaio sul Wti registra un progresso dello 0,6%, attestandosi a 74,78 dollari al barile. Infine perde quota il valore del gas nell'attesa delle decisioni Ue sul tetto al prezzo: il contratto di gennaio perde il 5,4%, attestandosi a 109,1 euro per megawattora. emi-
(RADIOCOR) 19-12-22 13:08:29 (0304)NEWS 3 NNNN