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Borsa: Europa verso avvio debole, su Milano effetto stacco cedola
Sul Ftse Mib peserà per -0,68%. Petrolio e gas in calo (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 nov - Al ritorno da una settimana positiva che ha migliorato la performance messa a segno da inizio novembre (+8,9% il Ftse Mib), le Borse europee vanno verso un avvio più cauto. Piazza Affari, che nella serata di venerdì ha incassato la conferma del rating da parte di Fitch ("BBB" con outlook stabile), si orienta verso un avvio in modesto calo, con i future in discesa dello 0,26%, nel giorno in cui il Governo presenterà la nuova legge di bilancio da circa 30 miliardi, con focus sul caro-bollette e gli aiuti a imprese e famiglie. Va detto che sul Ftse Mib inciderà anche lo stacco cedola di varie "big", come Banca Mediolanum, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Poste Italiane, Recordati, Tenaris e Terna. Il peso sul listino principale sarà di -0,68%. Nel resto del Vecchio Continente la situazione non è molto diversa, con i timori per l'economia, le mosse delle banche centrali e le tensioni geopolitiche in Ucraina sempre in primo piano. Così i future dell'Euro Stoxx 50 cedono lo 0,48%, quelli del Cac 40 di Parigi lo 0,4%, quelli del Dax 40 di Francoforte lo 0,31%, quelli del Ftse 100 di Londra lo 0,25%, quelli dell'Ibex 35 di Madrid lo 0,1% e quelli dell'Aex di Amsterdam lo 0,4%. Intanto, la Banca centrale cinese ha lasciato invariato il tasso di riferimento per i prestiti cinesi a un anno (Lpr) al 3,65%. Anche il Lpr a più di cinque anni, su cui molti istituti di credito basano i loro tassi ipotecari, è rimasto invariato rispetto alla lettura precedente del 4,3%. L'istituto centrale ha anche effettuato 3 miliardi di yuan (circa 421,02 milioni di dollari) di pronti contro termine per mantenere la liquidità nel sistema bancario. A passo lento il petrolio, con i future che a quest'ora hanno movimenti poco rilevanti: il contratto del Wti gennaio cede lo 0,31% a 79,86 dollari al barile, quello del Brent di pari scadenza lo 0,4% a 87,23 dollari. I prezzi del gas cedono il 2,1% a 113 euro al megawattora. Sul valutario si indebolisce l'euro, che resta però sopra la parità con il biglietto verde a 1,026 dollari (da 1,0319 venerdì). L'euro/yen è a 144,554 (da 144,8) e il cross dollaro/yen a 140,817. Ars
(RADIOCOR) 21-11-22 08:38:03 (0155)ENE 3 NNNN