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Borsa: Europa chiude piatta frenata da Wall Street, Milano tiene (+0,27%) con oil
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 18 gen - Chiusura poco mossa per le Borse europee che sono state frenate dal cambio di rotta di Wall Street, partita in positivo e poi passata in rosso. A Piazza Affari il Ftse Mib è salito dello 0,27%, a Francoforte il Dax40 ha chiuso piatto (-0,03%) e a Parigi il Cac40 ha guadagnato un frazionale +0,09%. Gli appuntamenti chiave della giornata sono stati con la Bank of Japan, che ha lasciato invariata la sua politica monetaria, e una nuova tornata di dati Usa. In particolare, l’attenzione è stata alle vendite al dettaglio (-1,1% a dicembre, facendo leggermente peggio delle attese) e ai prezzi alla produzione, scesi a dicembre dello 0,5%, contro una previsione per un ribasso dello 0,1%. Questo dato appare confortante in ottica inflazione, quando le mosse delle banche centrali sono sempre al centro dell’interesse degli investitori. Ieri, per quanto riguarda la Bce sono emersi rumor sulla possibilità che dopo il prossimo rialzo di 50 punti base possa rallentare il ritmo. Anche se da Davos, dove è in corso il World economic forum, il governatore della Banca di Francia Villeroy de Galhau ha detto che le recenti guidance fornite dalla Bce, per nuovi rialzi di 50 punti base, restano valide. Intanto, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha ribadito che i tassi d'interesse devono salire «al più presto» al 5% e poi seguire l'andamento dei dati macroeconomici, riconoscendo che l'economia globale è migliorata, con il rischio di una recessione in Europa che è diminuito. Sul fronte dei titoli, a Piazza Affari giornata di acquisti per Saipem (+7,06%) e Tenaris (+4,15%), grazie alla raccomandazione positiva degli analisti di Bank of America che, nel comparto petrolifero, scommettono nel 2023 soprattutto sui titoli dei servizi. Bene anche Bper (+3,3%) che ha fatto meglio del resto del comparto bancario. Segno opposto per Campari (-1,94%). Sul mercato valutario, la moneta unica passa di mano a 1,0817 dollari (1,0826 in avvio e 1,0807 ieri in chiusura), e si è riassestato lo yen dopo il calo di questa mattina sulla scia della decisione della BoJ: l'euro vale 139,068 yen (141 e 138,42), quando il dollaro/yen si attesta a 128,576 (130,1 e 128,11). Si muove in rialzo il prezzo del petrolio, grazie all'ottimismo sulla ripresa economica cinese, dopo l'allentamento delle restrizioni imposte per il Covid-19, con il contratto scadenza Marzo sul Brent a 87,57 dollari al barile (+1,92%) e quello consegna Febbraio sul Wti a 81,99 dollari (+2,26%), quando il prezzo del gas è tornato sopra 60 euro ad Amsterdam (+2,9% a 61,8 euro al megawattora). Fla-
(RADIOCOR) 18-01-23 17:42:18 (0576)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN