
"Una piramide coperta da lamiere": il nuovo rifugio sul [...]

"Ogni cosa qui richiede sacrifici, ma basta alzare gli [...]

Il bostrico attacca le foreste sopravvissute alla [...]

''Basta ferraglia, basta nuove ferrate'', la nuova [...]

Ondata di caldo ed escursioni, ecco le raccomandazioni [...]

Al via il Mountain future festival, un nuovo format sulla [...]

Sulla Marmolada senza ramponi ma con la palla da rugby, [...]

Caldo eccezionale, sullo Stelvio si scia tra i 'ruscelli' [...]

Nuovo tracciato di mtb nel Lagorai, le funivie: "Senza [...]

L’orsa fa visita a Malga Grassi (VIDEO): è F43 la [...]
Cade nel torrente e perde la vita, lutto nel Soccorso alpino. Addio a Andrea Dal Farra, il dramma davanti agli occhi della compagna
L'uomo era un operatore del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia assieme alla compagna che ieri si è subito precipitata nel torrente riportandolo a riva e praticandogli il massaggio cardiaco per cercare di rianimarlo. Tutto, purtroppo, è stato inutile

PORDENONE. Andrea Dal Farra, soccorritore del Soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia, classe 1976, è morto ieri pomeriggio a Tramonti di Sopra, dopo essere caduto nel torrente Meduna all'inizio del lago di Redona. Un dramma avvenuto davanti agli occhi della compagna, anche lei del Soccorso Alpino.
Andrea Dal Farra era impegnato in un’escursione di carattere personale. L'incidente ha avuto luogo nel torrente Meduna, nella zona vicino alla confluenza con il Lago di Redona. L'uomo è caduto accidentalmente da un'altezza di tre metri in acqua, scivolando su uno dei sassi che si trovano nelle vicinanze della griglia del corso d'acqua e, purtroppo, per lui non c'è stato nulla da fare. Con lui c'era la compagna, anche lei del Soccorso Alpino, che si è subito precipitata nel torrente riportandolo a riva e praticandogli il massaggio cardiaco per cercare di rianimarlo. Tutto, purtroppo, è stato inutile.
Andrea era nato nel 1976 e risiedeva a Vaiont. Il Capo Stazione della stazione del Soccorso Alpino di Maniago lo conosceva bene e lo ricorda come un compagno di molte escursioni oltre che come un soccorritore ideale: “Era una persona molto precisa e meticolosa, puntuale e le sue qualità si riscontravano ogni qual volta c'era da essere operativi sul campo o nelle esercitazioni. Aveva tutte le caratteristiche che si richiedono ad un soccorritore, compresa la capacità di lavorare in squadra, con lui c'era sempre quell'affiatamento ideale, riconosciuto da tutti noi. Inoltre con la compagna formavano una coppia solidissima, essendo entrambi appartenenti allo stesso corpo, con lo stesso spirito di servizio e la stessa vocazione”.
Il presidente, la direzione nazionale e tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico “abbracciano Claudia, la madre, il fratello, la famiglia, e gli amici e colleghi di Andrea. Ciao, Andrea”