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Chiedono aiuto in alta quota perché affaticati e mal equipaggiati, i soccorritori: “Hanno fatto bene, rischio concreto che le persone in difficoltà non diano l'allarme”
L'intervento è avvenuto nella serata di ieri in Val D'Aosta, il direttore del soccorso alpino regionale Paolo Comune: “Dispiace leggere certi commenti sui social, che condannano o insultato i protagonisti di questi episodi. Il rischio è che, per imbarazzo o timore di dover pagare i minuti di volo, le persone in difficoltà non chiedano aiuto e soccorso”

AOSTA. Erano partiti con un equipaggiamento non adeguato e a causa della fatica e del buio in arrivo hanno rinunciato alla salita verso il bivacco dove dovevano pernottare, chiamando i soccorsi: recuperati nella serata di ieri quattro escursionisti in Val d'Aosta. Per i soccorritori “l'intervento è andato a buon fine grazie alla tempestività con cui i ragazzi hanno deciso di chiedere aiuto. Hanno fatto bene a non aspettare. La notte sarebbe stata complicata, in quella zona e in quelle condizioni ”.
Le operazioni del soccorso alpino regionale si sono svolte nella zona del Col Carrel, a 2.900 metri di quota: gli escursionisti, partiti dal comprensorio di Pila, avevano intenzione di pernottare nel bivacco Federigo, nella zona tra la Becca di Nona e il Monte Emilius. Affatica dalla salita, in ritardo rispetto alla tempistica utile per raggiungere il bivacco prima del buio ed equipaggiati in maniera non adeguata, i giovani hanno deciso però di non procedere con l'escursione, fermandosi e chiedendo l'intervento dei soccorsi, che li hanno recuperati in buone condizioni fisiche.
“Le condizioni meteo in questo periodo – spiega il direttore del soccorso alpino della Val d'Aosta Paolo Comune – non sono ancora quelle estive e oltre alle temperature che possono essere rigide, soprattutto in serata e di notte, c'è ancora neve in quota e anche zone ghiacciate che possono presentare pericoli da non sottostimare. Inoltre, è bene ricordare che l'equipaggiamento deve essere sempre adeguato alla situazione”. L'intervento però, conferma Comune, è andato a buon fine proprio perché gli escursionisti in difficoltà hanno deciso di non aspettare, chiamando subito i soccorsi che li hanno quindi potuti raggiungere in tempi utili.
“Per noi è sempre importante fare appello alla prudenza – conclude Comune –. Dispiace leggere certi commenti sui social, che condannano o insultano i protagonisti di questi episodi. Meglio sarebbe mantenere la discussione su un piano più costruttivo: contribuirebbe alla sensibilizzazione alle condotte corrette e prudenti e sarebbe di aiuto anche ai soccorritori. Il rischio che, per imbarazzo o per timore di dover pagare i minuti di volo, le persone in difficoltà non chiedano aiuto e soccorso è, purtroppo, concreto e può generare situazioni di pericolo evitabile”.