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Da sola sul sentiero alle 13, resta bloccata dalla paura e chiama i soccorsi. Riportata a valle una 48enne
La donna si trovava sul sentiero tra il Lago Ghedina e il Col Drusciè a quota 1.650 metri. Venti minuti dopo il soccorso è stata nuovamente mobilitato per una donna scivolata sul ghiaccio

BELLUNO. Bloccata dalla paura mentre stava risalendo il sentiero numero 413 che dal Lago Ghedina sale al Col Drusciè ha chiamato i soccorsi per farsi portare in salvo. E' successo quest'oggi intorno all'ora di pranzo quando alle 13 alla centrale Suem è arrivata la chiamata di una donna di 48 anni di Venezia che non riusciva più a muoversi presa da un attacco di panico.
La donna si trovava da sola sul sentiero 413, non certo un sentiero per escursionisti esperti ma anzi tra quelli consigliati per panoramiche camminate, un classico da fare anche con i bambini, in senso opposto, dopo essere saliti in quota con la funivia. La donna, però, è rimasta bloccata ed è stata raggiunta dal soccorso alpino di Cortina a quota 1.650 metri e riaccompagnata a valle.
Pochi minuti dopo, alle 13.20, un altro allarme è arrivato alla centrale e questa volta il soccorso alpino mobilitato è stato quello di San Vito di Cadore. Lungo il sentiero 475 che scende da Malga Ciauta verso Borgo di Cadore una donna è scivolata sul ghiaccio nascosto dal fogliame riportando un trauma alla caviglia.
La 59enne si trovava sul posto con il marito e dopo le prime cure prestatele dai soccorritori giunti sul posto è stata riaccompagnata a valle fino all'ambulanza che l'ha portata all'ospedale di Cortina.