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Il ristorante delle Dolomiti cucina lo spezzatino d’orso: il banchetto che fa discutere. Zanoni (Pd): “Iniziativa diseducativa”
Durante una serata un ristorante che si trova ai piedi delle Dolomiti ha servito dello spezzatino d’orso, alcuni clienti sono rimasti entusiasti ma l’iniziativa sta facendo discutere. Zanoni (Pd): “L’Italia ha investito soldi pubblici per reintrodurlo i ristoranti dovrebbero promuovere prodotti locali e non simili pietanze”

BELLUNO. “Speciale tra tutto lo spezzatino d’orso, consigliatissimo” è questa una delle recensioni lasciate dai clienti a un ristorante della zona del Comelico. I titolari dell’attività infatti hanno proposto una cena dove tra le “specialità esclusive” c’era persino lo spezzatino d’orso. Le serata in questione si è tenuta la scorso 20 agosto e per 19 euro a porzione (anche d’asporto o con consegna a casa) si poteva mangiare della carne di orso.
Il banchetto ai piedi delle Dolomiti però sta facendo discutere, sul web tantissimi utenti hanno criticato l’iniziativa. Fra i primi a sollevare la questione Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto eletto con il Partito Democratico. Come riporta il consigliere i carabinieri forestali e il personale dell’azienda sanitaria locale sono intervenuti per accertare la provenienza della carne: “A quanto pare durante la cena sarebbe stata servita carne d’orso importata dalla Slovenia”. In questo Paese infatti è molto più facile reperire certe pietanze.
“L’Orso è un animale protetto a livello internazionale – osserva Zanoni – l’Italia inoltre ha attuato il programma Life Ursus investendo molte energie e fondi europei per reintrodurlo nelle nostre Alpi, un progetto finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui. Eppure in Veneto c’è chi lo propone come spezzatino”.
I plantigradi per l’appunto rientrano fra le specie protette tanto che ne è vietata la caccia. “Questa iniziativa – sottolinea il consigliere Dem – potrebbe indurre qualche fanatico a commettere atti illegali verso i nostri orsi, l’Italia ha investito soldi pubblici per reintrodurlo perché estinto da secoli, si tratta di un animale con una intelligenza e una sensibilità unica meritevole di rispetto e tutela”.
Secondo Zanoni i ristoranti veneti dovrebbero promuovere prodotti locali, magari a chilometro zero, come le tante varietà di formaggi di malga e non simili pietanze a base di carne d’orso: “Personalmente trovo la cosa inqualificabile, diseducativa e ripugnante”.