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Simone Moro racconta in tempo reale la spedizione sul Manaslu: “È arrivato il vero inverno. Serve pazienza, un esercizio che è richiesto per questo tipo di alpinismo”
L’alpinista Simone Moro sta tentando di raggiungere la vetta dell’ottava montagna più alta del mondo (8163 metri): “La spedizione invernale al Manaslu è cominciata da quasi due mesi, stiamo rivivendo le difficoltà incontrate nei precedenti tentativi, ora ci restano 40 giorni di tempo”

KATMANDU (NEPAL). L’esperto alpinista Simone Moro sta tentando di conquistare la vetta del Manaslu. La montagna, parte della catena dell’Himalaya, con i suoi 8163 metri è l’ottava vetta più alta del mondo. “La spedizione invernale al Manaslu – racconta – è cominciata ormai da quasi 50 giorni da quando ho deciso di acclimatarmi preventivamente nella valle dell’Everest a inizio dicembre e dove, con tempo e condizioni splendide, ho salito con Pasang Rinzee prima il Lobuche Peak di 6145 metri e successivamente l’Ama Dablam 6812 metri”.
Poi però sono sopraggiunti i problemi: “È arrivato il vero inverno e con esso le difficili condizioni meteo e il mio quarto tentativo all’ottava montagna della terra sta rivivendo le difficoltà incontrate nel 2015, nel 2019, nel 2020. Ora la spedizione ha ancora 40 giorni di tempo, più che sufficienti per raggiungere finalmente l’obbiettivo, ma questi giorni di ulteriori previste nevicate hanno definito il momento di stasi che io, Alex e il resto del team stiamo vivendo”. Come se non bastasse nei giorni scorsi una valanga ha travolto il campo base costruito sulla montagna.
Come è noto Moro ha dedicato molto tempo a quest’impresa: “Sto per raggiungere un anno di vita, 12 mesi, dedicati al Manaslu e all’attesa delle condizioni meteo e della montagna favorevoli che ancora non sono giunte. E se moltiplico questi periodi di attesa per le 21 spedizioni invernali che ho voluto fare (sulle 70 in totale che ho vissuto) mi fa capire quanto l’esercizio della pazienza sia una qualità e un esercizio che è richiesto per questo tipo di alpinismo”.
La scalata di un Ottomila è tutt’altro che una passeggiata: “Nessuno – senza eccezioni, conclude Moro – ha collezionato facili e abbondanti successi in questo tipo di avventure verticali. Io per primo mi appresto per rimandare ormai a febbraio il gioco della mia quarta partita al Manaslu. Esattamente 38 anni dopo la prima e unica salita invernale realizzata dai mitici e ineguagliabili polacchi”.