Università di Trento, violati i dati personali di 3300 iscritti. Attivata la procedura d'urgenza per minimizzare i rischi
L’errore, frutto di una svista, è stato immediatamente segnalato dal Centro linguistico di Ateneo alla squadra emergenze informatiche (Cert, Computer Emergency Response Team) e al team Privacy ed è stata prontamente attivata la procedura di emergenza per minimizzare il rischio di ulteriore diffusione dei dati

TRENTO. Violati alcuni dati personali di studenti e studentesse dell'Università di Trento. A comunicarlo è lo stesso ateneo scusandosi per quello che è successo.
Per la maggior parte, viene spiegato, si è trattato di informazioni riguardanti nome, cognome e email di circa 3300 iscritti. L’errore, avvenuto nella giornata di ieri, è stato immediatamente comunicato ai destinatari della email e successivamente agli studenti e alle studentesse coinvolti.
La Divisione Centro linguistico Test center e Didattica online ha erroneamente allegato a una email un foglio excel contenente i dati personali. Nell’invio di una comunicazione di routine a circa 250 studenti e studentesse per informare sulle modalità per sostenere gli esami, è stato allegato il documento errato.
L’errore, frutto di una svista, è stato immediatamente segnalato dal Centro linguistico di Ateneo alla squadra emergenze informatiche (Cert, Computer Emergency Response Team) e al team Privacy ed è stata prontamente attivata la procedura di emergenza per minimizzare il rischio di ulteriore diffusione dei dati.
La prima azione messa in campo è stata la richiesta rivolta ai destinatari di cancellare il file allegato alla mail. La conservazione del file da parte di chi lo ha ricevuto si configurerebbe a sua volta come trattamento illecito.
È stata notificata la violazione dei dati personali al Garante per la privacy, passaggio obbligatorio in queste situazioni. In queste ore, alle circa 3300 persone coinvolte vengono inviate comunicazioni specifiche e personalizzate sulla natura e oggetto della violazione.
Chi non avesse ricevuto questa comunicazione non è stato coinvolto nella vicenda. L’Università di Trento riconosce l’errore e si scusa con tutte le persone direttamente o indirettamente coinvolte.
"L’Ateneo - viene spiegato in una nota - ha a cuore la protezione dei dati di tutte le persone che studiano, lavorano o entrano in contatto con le strutture universitarie. Forte di questa convinzione, l’Università di Trento lavorerà per garantire da subito standard di protezione e procedure ancora più rigide, compresi interventi di formazione volti a sensibilizzare tutti i componenti della comunità universitaria in materia di protezione dei dati personali".