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"Spelacchio" (che ora risponde a Salvini) c'è diventato andando a Roma. Ecco com'era quando è partito dalla Val di Fiemme
I boscaioli che si sono occupati del taglio dell'albero di Cavalese ci hanno girato le immagini che mostrano come fosse uguale ai suoi "fratelli". Intanto sui social l'hashtag #JeSuisSpelacchio spopola, l'ironia la fa da padrona e l'albero stesso ora ha un profilo (GUARDA LA GALLERY)

CAVALESE. "Spelacchio" c'è diventato non c'è nato. Lo dimostrano le foto che ci hanno girato i boscaioli della Val di Fiemmeche hanno partecipato al taglio dell'albero. Siamo a Cavalese e l'abete che si vede non ha nulla da invidiare ai suoi fratelli vicini. E' alto più di 20 metri, è verde e le fronde sono fitte, molto di più di quello arrivato a Roma trasformandosi in "Spelacchio".

(qui la gallery del taglio dell'albero e del trasporto)
Oggi è il più classico dei "figli di un dio minore" che alla fine fanno tenerezza e piacciono per questo, ma lui non era così: c'è diventato. Probabilmente il trasporto non è stato dei più ottimali, il trasferimento a Roma o il suo posizionamento sono stati fatti alla bene meglio. Chi lo ha allestito non è stato in grado di conservarlo a dovere. Sta di fatto che quando è partito era in condizioni decisamente migliori, mentre oggi è trasformato diventando oggetto di scherno ed ironia.
Nella Capitale, infatti, è bastato poco per farlo diventare il "povero alberello spelacchiato di Piazza Venezia". L'hashtag #Spelacchio è virale ed è tra i più utilizzati in questo momento. Ne sono nati alcuni davvero divertenti dal #JeSuisSpelacchio al #DifendiSpelacchio. Addirittura Spelacchio ha anche un suo profilo Twitter che polemizza e si difende (qui è costretto a replicare al solito Salvini)

Hanno parlato di lui tutti i quotidiani romani (dal Messaggero al Tempo) e sui social la risata è corsa veloce. C'è quello politically correct che su Twitter specifica che "vorrei esprimere la mia solidarietà e vicinanza a #Spelacchio per i vili attacchi che sta subendo in questi giorni. Nessuno si deve permettere di giudicare un albero dalla sua altezza, dal numero dei suoi rami, o dal colore delle sue foglie. #SiamoTuttiSpelacchio". C'è quello generoso: "La famo ‘na colletta e compramo un albero de Natale decente da mette a Piazza Venezia?". E quello più cinico: "Forse anche #Spelacchio avrebbe preferito chiudere la sua carriera rallegrando il Natale nel fuoco di un camino invece che esposto al pubblico ludibrio". Ed ecco una carrellata delle migliori.

In ogni caso Spelacchio è entrato nel cuore di tutti e anche se il Trentino lo ha consegnato in condizioni diverse anche noi solidarizziamo e diciamo #JeSuisSpelacchio.