Contenuto sponsorizzato

I turisti portano un cerbiattino appena nato. I rifugisti: "Non vanno toccati, ora è condannato a una vita in cattività''

Il Rifugio Bocca di Selva ha postato l'immagine su Facebook spiegando che le due persone erano in buona fede e pensavano che il cucciolo fosse abbandonato. Ma gli animali selvatici non vanno toccati. Nel dubbio meglio chiamare subito l'azienda forestale

Il cerbiattino portato al Rifugio
Pubblicato il - 23 maggio 2018 - 12:42

TRENTO. "Lasciate i piccoli dove sono, non portateli via". Così i gestori del Rifugio Bocca di Selva, su Facebook, per ricordare una delle regole fondamentali della montagna. Pochi giorni fa si sono visti arrivare al loro rifugio, che si trova nel parco regionale della Lissinia, due turisti con in braccio un piccolo cerbiatto appena nato. "I due turisti in buonissima fede pensavano di salvarlo da morte certa - spiegano - convinti dell'assenza della madre ed essendo lì accanto presente il fratellino morto. Ma non ci stancheremo mai abbastanza di raccomandare di non toccare i piccoli di nessuna specie selvatica. Purtroppo anche se venisse riportato nel luogo dove è stato prelevato, la madre non lo riconoscerebbe più e verrebbe abbandonato ad un misero destino".

 

Il messaggio, infatti, è fondamentale e ricorda una delle regole chiave di chi si muove in natura, soprattutto in questa parte della stagione: le cucciolate vanno lasciate stare, sempre e comunque. Si moltiplicano, infatti, sui social le foto di piccoli cerbiatti, mufloni, uccellini che tante volte vengono presi in carico da esploratori e turisti perché "trovati abbandonati", "lasciati soli nel bosco'', "stavano per morire''. Ebbene non c'è niente di più sbagliato, come spiegano i gestori del rifugio Bocca di Selva, perché la madre potrebbe essersi semplicemente allontanata o a pochi metri di distanza spaventata dalla nostra presenza. Quel che è certo è che una volta intervenuto l'essere umano quella mamma non riconoscerà più il piccolo che sarà condannato, nella migliore delle ipotesi, a una vita in cattività.

 

"I tue turisti - conclude il rifugio - si sono prodigati e hanno contatto la forestale. Speriamo quindi in un lieto fine, anche se in cattività, per questo splendido cerbiattino appena nato". Cosa avrebbero dovuto fare? A farla bene avrebbero dovuto subito contattare l'azienda forestale, senza toccare il piccolino, chiedere consiglio ed eventualmente segnalare loro il luogo dove si trovava il cerbiatto, per loro abbandonato. Bene, benissimo, invece, ha fatto il Rifugio a segnalare l'accaduto. Un prezioso consiglio da dare a tutti gli amici ''dolomitici'' e a chiunque si rapporti, in un modo o nell'altro, con la natura.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
23 March - 16:23
La Provincia smentisce gli attivisti che parlavano di “fonti anonime”: “La cattura finalizzata alla sola radiocollarizzazione per il [...]
Cronaca
23 March - 16:26
Per le Acli trentine questo tipo di impianto sarebbe "la soluzione più vantaggiosa sia dal punto di vista dei costi di realizzazione che [...]
Cronaca
23 March - 15:00
Sulla dinamica esatta sono in corso degli accertamenti. L'impatto è stato molto violento
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato