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Il caffè asburgico della stazione di Levico è candidato tra i Luoghi del cuore del Fai. In palio 50.000 euro per il restauro
C'è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare sul sito del Fondo ambiente italiano. L'edificio costruito a fine Ottocento è di proprietà di Rfi (Rete ferroviaria italiana), ma da decenni nessuno ci mette mano. Il concorso dà la possibilità di accedere a fondi per la manutenzione e la valorizzazione della struttura

LEVICO. Un piccolo scrigno di storia a Levico Terme, da anni ormai lasciato a se stesso perché nessuno si prende l'onere di curarlo. Quando l'amministrazione non provvede, è il Fai (Fondo ambiente italiano) a creare delle possibilità concrete cercando, con il suo progetto 'Luoghi del cuore' , di salvare il patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano.
Il caffè asburgico della stazione di Levico è un piccolo chiosco in stile Liberty realizzato a fine Ottocento dalle ferrovie austro-ungariche che per anni ha svolto la funzione di biglietteria della stazione ferroviaria della cittadina termale. Interamente in legno, la struttura è di proprietà della Rete ferroviaria italiana che però non ci mette mano da decenni, così come Comune e Provincia.
Per questo motivo, un gruppo di levicensi si è mobilitato e ha deciso di inserirlo nel progetto Fai 'Luoghi del cuore', attraverso il quale è possibile cambiare il destino di quei “luoghi unici” che l'amministrazione non riesce a salvare. “Piccoli o grandi, famosi o sconosciuti – spiega il Fai, fondazione impegnata dal 1975 nella salvaguardia del patrimonio italiano -, questi luoghi ci emozionano e raccontano la nostra storia personale: un sogno, una scoperta, una gioia, un rifugio. Vederli in stato di degrado o di abbandono, senza la cura necessaria a proteggerli o un’adeguata valorizzazione per farli conoscere, ci rattrista, ci ferisce ma ci fa anche impegnare e lottare per offrirgli un futuro”.

Il caffè asburgico della stazione, nato come punto di ristoro per i viaggiatori tra il 1898 e il 1900, è un biglietto da visita unico per Levico. Visto l'incremento del turismo degli ultimi anni, rappresenta il 'benvenuto' per quei turisti che decidono di raggiungere la cittadina termale in treno, soprattutto durante il periodo natalizio e dei mercatini. Senza contare che potrebbe rappresentare un grande valore aggiunto se inserito in un potenziale percorso storico e culturale attraverso il paese.
Nel 2016, l'ex sindaco di Levico e consigliere provinciale Giampiero Passamani aveva presentato un'interrogazione provinciale spiegando importanza e necessità di manutenzione del piccolo edificio storico, "una struttura di grande valenza culturale e che potrebbe essere valorizzata anche in una prospettiva turistica e identitaria di Levico Terme". Nulla è stato fatto e il consigliere dell'Upt ha rilanciato recentemente, in un'interrogazione risalente al 15 luglio scorso, nella quale chiede alla giunta di sollecitare la Rete ferroviaria italiana ad intervenire con urgenza.
La nona edizione di 'Luoghi del cuore' è partita in primavera: dal 30 maggio fino al 30 novembre è possibile votare sul sito di Fai il luogo che si desidera salvaguardare (Qui il link per votare). Al momento il caffè asburgico della stazione si trova oltre l'ottocentesimo posto, ma c'è tempo fino a fine novembre per mobilitarsi, dando una risposta concreta ai problemi di manutenzione dell'edificio. Una volta pubblicati i risultati definitivi, il Fai provvederà a contattare le amministrazioni dei luoghi che si saranno aggiudicati il podio, alle quali verranno dati dei generosi contributi. Si tratta di 50.000 euro al primo classificato, 40.000 al secondo e 30.000 al terzo.
Al momento, il fiume Oreto di Palermo risulta primo con 14.354 voti, seguito dal bosco ai Prati di Caprara nel bolognese con 9.790 voti e dall'antico stabilimento termale di Porretta Terme, anche questo nel bolognese, con 8.078 voti. Ma c'è ancora tempo per ribaltare le sorti.