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Oltre 150 eventi per valorizzare le Palafitte di Ledro: ''In dodici mesi oltre 43 mila visitatori''
Tante le iniziative in cartellone. Tra gli eventi in rilievo “Palafittando”, che giunge alla sua ventiduesima edizione: un tuffo nel passato per cimentarsi in specialità preistoriche. Diverse attività d’animazione rivolte alle famiglie

MOLINA DI LEDRO. Una location suggestiva, come le rive del lago di Ledro, quella scelta per presentare la programmazione estiva 2018 del Museo delle Palafitte, in collaborazione con la rete museale Ledro (ReLED), che comprende 150 eventi tra cui visite guidate, mostre e concerti.
All’incontro erano presenti anche personalità del panorama trentino come l’assessore provinciale e neo-presidente Fisi, Tiziano Mellarini, e il direttore del Muse Michele Lanzinger, oltre al sindaco di Ledro Renato Girardi e il responsabile del museo di Ledro Donato Riccadonna.

Un’estate a alto voltaggio, quindi, soprattutto se si considerano le presenze record registrate nel corso dell’anno: un nucleo di protezione e salvaguardia dei ritrovamenti archeologici dell’area che è diventato un macchina in grado di accogliere 43 mila visitatori annui.
“Un piccolo museo, che da “antiquarium” a gestione quasi famigliare, si è trasformato in un’espressione di museologia dinamica, capace di imporsi come eccellenza non solo territoriale, ma anche internazionale”, commenta Michele Lanzinger.
Un confronto con il mondo della mediazione culturale europea reso possibile dal costante supporto delle istituzioni territoriali e della Provincia, il cui perno è la sinergia fra cultura e sviluppo locale. In tal senso un ruolo significativo è quello svolto dalla Rete museale Ledro, che si intreccia con quella delle riserve e della gestione didattica del Mag (Museo Alto Garda).
Questo esempio di crescita è espresso dalla programmazione estiva che punta ad una continua maturazione dei contenuti: 150 eventi a carattere scientifico in grado di rivolgersi ad un pubblico trasversale.
“Tra luglio e agosto - evidenzia il sindaco - avranno luogo delle settimane dedicate alla ricerca in ogni struttura museale del territorio della Valle di Ledro, che copriranno tutti i luoghi d’interesse del circuito locale sia in lingua italiano che tedesca”.
Tra gli eventi in rilievo, è bene segnarsi in agenda l’8 luglio “Palafittando”, che giunge alla sua ventiduesima edizione: un tuffo nel passato per cimentarsi in specialità preistoriche. Inoltre sono presenti anche diverse attività d’animazione rivolte alle famiglie come “Caccia al tesoro preistorica” e “Giochi senza tempo” (12 e 15 agosto).
Infine anche concerti per attirare un pubblico giovane, come “Età del Rock” il 29 agosto, che richiamerà band non solo locali. Fra gli ospiti più attesi Luca Mercalli, climatologo presidente della Società meteorologica italiana, il quale il 3 agosto terrà un’irriverente lezione sul clima della Piccola età glaciale.
In tal occasione è stata presentata un’altra sfida per il museo, il progetto di riqualificazione e trasformazione dei propri spazi che avrà un impatto positivo sul turismo con l’ambizione di raggiungere i 50 mila biglietti staccati.
“La rete dei musei di Ledro rappresenta un modello innovativo all’altezza delle aspettative dei turisti e ne va valorizzato il grande impegno e la capacità creativa”, ha sottolineato l’assessore Mellarini, che ha accennato l’importanza di rilanciare il territorio anche in vista della candidatura delle Dolomiti alle Olimpiadi invernali 2026.
Infatti l’edificio, costruito tra il ’68 e il ’72 conserva ancora il suo assetto originale da museo stagionale: l’obiettivo è quello di ampliare gli spazi già presenti in chiave in contemporanea e sostenibile, tuttavia mantenendo le caratteristiche architettoniche e volumetriche originarie. In particolare il progetto si preoccupa di esaltare l’utilizzo del legno, che ha da sempre caratterizzato la struttura ma con un approccio moderno.
Un investimento questo, da 2 milioni di euro che verranno impiegati per due fasi: il primo blocco d’azioni consisterà nella riqualificazione energetica e impiantistica della sala espositiva già esistete, mentre il secondo interesserà l’ampliamento dell’edificio, valorizzando l’armonia che l’impatto visivo dovrà avere con l’ambiente lacustre circostante, creando un rapporto simbiotico con l’esterno.
Nello specifico dei tratterà di una struttura cubica di vetro, “una vetrina nelle vetrine - dice l’architetto Marcello Piovan - che fungerà da spazio rivolto alla didattica e ai laboratori”.
L’auspicio è quello di concludere i lavori entro marzo 2019, anche se il responsabile del museo, Donato Riccadonna si preoccupa di ricordare che l’attività espositiva non si fermerà mai durante l’intervento di restauro.