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L'Alto Adige investe in cinema e serie Tv: 766.000 euro per 11 produzioni tra cui l'attesa serie di Netflix sul Lago di Resia
La giunta di Bolzano ha deciso di sostenere economicamente 11 produzione tra film, serie tv e documentari. Si chiamerà Curon la serie tv prodotta da Netflix quasi interamente in Alto Adige. Al lavoro anche Messner per un documentario con il figlio

BOLZANO. C'è anche una serie targata Netflix tra gli undici progetti (film, serie tv e documentari) che la Giunta provinciale di Bolzano ha deciso di sostenere economicamente riconfermando lo stanziamento nella terza sessione di finanziamento del Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive gestito da IDM Alto Adige.
Si tratta di “Curon” (QUI APPROFONDIMENTO CON TEASER) una serie che sarà ambientata nell'omonimo paese della Val Venosta conosciuto soprattutto per il campanile che emerge dal lago di Resia. La testimonianza del vecchio borgo sommerso negli anni ‘50: 677 ettari di terreno completamente scomparsi, quasi 150 famiglie senza più nulla. La produzione girerà in Alta Val Venosta quasi l'intero blocco di riprese, location perfetta per raccontare vicende misteriose legate al lago e agli abitanti del paese che non c'è più. La serie è prodotta da Indiana Production e scritta da Ezio Abbate, Giovanni Galassi, Tommaso Matano e Ivano Fachin.
Per i vari progetti finanziati sono 101 le giornate di riprese in Alto Adige e un effetto territoriale di quasi 1,8 milioni di euro a fronte di uno stanziamento complessivo di 766.000 euro. Degli 11 progetti che ottengono un finanziamento, 9 provengono dall’Italia, uno dalla Francia e uno dall’Olanda.
Torna a girare sulle Dolomiti anche Reinhold Messner, protagonista insieme al figlio Simon del docu-film Niemandsland in cui fa rivivere la spettacolare salita della parete sud della Marmolada alla vigilia della prima guerra mondiale. Sempre un alpinista, Simon Gietl, sarà al centro di un altro documentario dal titolo provvisorio Südtirols hoher Norden prodotto dalla bolzanina Albolina Film e diretto da Jochen Hemmleb che girerà probabilmente tra Valle Aurina, Vedrette di Ries, Monte Collalto e la Val di Riva.
“A noi rimane il mondo” è il documentario di Armin Ferrari, prodotto dalla Altrove Films, che esplora la narrazione sperimentale del collettivo Wu Ming e del suo approccio alla letteratura, all'arte e alla politica in Italia. La casa di produzione altoatesina Albolina Film riceve invece un sostegno per la realizzazione di un documentario su Max Valier, pioniere della tecnologia spaziale che, negli anni '20. "Der Raketenmann. Max Valier: der Traum vom Weltall" è il titolo provvisorio del progetto. Finanziate anche la produzioni "Mahler - The Echo of Being", dell’olandese Lucas van Woerkum, e "Amate sponde" dell’italiano Egidio Eronico.
In fase di pre-produzione sono invece a i progetti seguiti. Si tratta di "Lullaby", serie TV sviluppata in Alto Adige durante lo Script Lab di IDM RACCONTI #7 con soggetto e sceneggiatura di Manuela Piemonte e produzione franco-polacca. Sostegno anche al progetto di Krzysztof Komander "The Adventure Hunters", al documentario "Commons" di Nuno Escudeiro (sceneggiatura di Andreas Pichler) prodotto dalla Miramonte Film di Bolzano e a "Fabula" di Lorenz Puntoni della Lumen Film di Roma.