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L'osteria storica Morelli di Canezza è la miglior trattoria dell'anno tra le Alpi e l'Adriatico. Battuta la concorrenza di 400 ristoranti
Un riconoscimento internazionale in quanto la guida enogastronomica recensisce ristoranti, vini e artigiani del gusto della macroregione va dalle Alpi all’Adriatico tra Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, Emilia Romagna, Austria, Baviera, Ungheria, Slovenia e Croazia. "Niente voli pindarici, niente diavolerie. La parola d’ordine è semplicità"

PERGINE. L'Osteria storica Morelli di Canezza di Pergine è stata premiata quale miglior trattoria del 2019 nell'ambito del Best gourmet of Alpe Adria. Un riconoscimento internazionale in quanto la guida enogastronomica recensisce 400 ristoranti, 100 vini e 70 artigiani del gusto della macroregione va dalle Alpi all’Adriatico tra Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. E ancora Emilia Romagna, Austria, Baviera, Ungheria, Slovenia e Croazia.
"Una trattoria storica di nome e di fatto – si legge nella motivazione del premio – dove il pane sa di pane, le pietanze hanno il gusto della genuinità, i prodotti del territorio sono elaborati da mani sapienti senza dimenticare i vini che sono proposti (anche a bicchiere) a prezzi onesti. Numi tutelari di questo ristorante bomboniera sono Fiorenzo Varesco e la moglie Antonella. La loro è una cucina ruspante: dagli insaccati ai formaggi, dalle erbe spontanee ai funghi, dalle carni ai pesci d’acqua dolce. Niente voli pindarici, niente diavolerie. La parola d’ordine è semplicità".
L'Osteria storica Morelli propone un menù a filiera trentina a base di materie prime provenienti da piccoli produttori della nostra provincia per valorizzare territorialità, stagionalità e tradizione. Questa realtà venne fondata da Cristiano Morelli nel 1751, prima i proventi derivavano dalla gestione di un mulino, quindi l'attività è stata estesa all'osteria con cantina.
Alla fine del Settecento suo figlio, Giovanni Battista, ebbe l’idea di avviare anche un salumificio, che in poco tempo si sviluppò fino a arrivare a ben 40 dipendenti. Funzionava stagionalmente, da novembre a fine marzo, e dava lavoro agli abitanti di Canezza che nei mesi più caldi erano, poi, impegnati nei cantieri o nei campi. I prodotti venivano confezionati utilizzando soprattutto la carne proveniente da allevamenti della valle dei Mocheni.
I prodotti venivano richiesti anche dall’estero e il salumificio Morelli si conquistò fama e prestigio, tanto che nel periodo asburgico arrivarono fino alle mense imperiali di Vienna. Il fiore all’occhiello erano i salami a forma di pera a pasta finissima. L’azienda gestiva, oltre al salumificio e all’osteria, anche un grande negozio di generi alimentari.
Il prestigioso riconoscimento è stato festeggiato in un incontro a tema folklore, attività artigianali, gastronomia e viticoltura della valle dei Mocheni. Oltre ai titolari Fiorenzo e Antonella Varesco, presenti anche l'agronomo Stefano Delugan, Claudio Morelli, responsabile del Museo etnografico degli antichi mestieri della valle dei Mocheni, e Dario Pegoretti, animatore del Museo del Paracarro, un percorso stradale con i cippi e le targhe dei campioni del ciclismo. Nel frattempo gli ospiti hanno potuto gustare il menù preparato in collaborazione con Gianpaolo Girardi.