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Tamburini, vincitore di un David di Donatello omaggiato ad Arco: “Il premio? Non me l’aspettavo un’emozione fortissima”
Il Make-up artist che ha ricevuto l’ambito premio cinematografico per il miglior trucco nel film “Dogman” è stato accolto dal primo cittadino di Arco, nonché ex compagno di classe Alessandro Betta: “Questo incontro è stato chiesto a gran voce da moltissimi cittadini”

ARCO. In questi giorni è andato in scena l’incontro fra il sindaco di Arco Alessandro Betta e Lorenzo Tamburini, recente vincitore del David di Donatello per il miglior trucco con il film di Matteo Garrone “Dogman”, dove il primo cittadino si è congratulato a nome dell’intera città. Un incontro, come spiegato dal sindaco, chiesto a gran voce da moltissimi cittadini, alcuni invitati a presenziare all’incontro.
Make-up artist, scultore di protesi, tecnico di effetti speciali e docente, Lorenzo Tamburini ha curato il trucco di tantissimi film importanti, tra cui nel 2019 “L'uomo senza gravità” di Marco Bonfanti e “Il traditore” di Marco Bellocchio, nel 2018 “La Befana vien di notte” di Michele Soavi e “Suspiria” di Luca Guadagnino, e tra i più famosi “Guardiani della Galassia” di James Gunn (del 2014), lavorando anche per la televisione.
“Mi piace che Arco sia un luogo così unito, come una grande famiglia – ha affermato Betta – anche questo vuol dire fare comunità, cioè creare rapporti e vicinanza tra di noi”. Il sindaco ha poi svelato un particolare inedito “Conosco Lorenzo da tantissimo tempo perché eravamo compagni di classe a scuola, ne conosco la grandissima modestia e anche il talento e la passione, perché già ai tempi della scuola era appassionato di trucco. Sono molto contento che la sua determinazione e le sue capacità siano state premiate”.
Tamburini si è detto felice dell’incontro “perché, pur abitando oggi a Torbole, mi sento arcense”, dopodiché il make-up artist è tornato sul premio: “la mia visione, del tutto personale, è che non valga niente: ci sono persone che hanno vinto i premi più importanti e che non hanno la mia stima, e altre che considero dei grandi e che non hanno vinto nulla”.
Ad ogni modo il David di Donatello è arrivato a coronamento di un percorso lastricato di fatiche e sacrifici “all’inizio la carriera è stata molto tosta, poi ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto nel momento giusto e le cose hanno iniziato ad andare bene”. Salire sul palco di Rai Uno comunque è stata un’emozione fortissima che ha messo Tamburini in grande imbarazzo: “Non me l’aspettavo davvero, figurarsi che quando andavo a scuola facevo fatica perfino a salire sul palco al Conservatorio per il saggio di fine anno”
Svelati anche alcuni retroscena e aneddoti sul lavoro di truccatore per il cinema, che se da un lato può portare a conoscere attori e registi di fama internazionale, al contempo richiede grande dedizione e fino a 19 ore di lavoro al giorno, tanto che in alcune occasioni lo stesso tamburini ha pensato di mollare tutto, cosa che fortunatamente non ha mai fatto.