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Coronavirus, la Francia naturalizza oltre 700 lavoratori stranieri perché hanno lottato in prima linea contro Covid-19
Normalmente per chiedere la cittadinanza bisogna essere residente in Francia da cinque anni con un reddito stabile e aver dimostrato l'integrazione nella società: "Professionisti della salute, uomini e donne delle pulizie, assistenti per l'infanzia, personale dei negozi: hanno tutti dimostrato il loro impegno nei confronti della nazione e ora tocca alla Repubblica fare un passo verso di loro"

PARIGI (Parigi). Oltre 700 lavoratori stranieri hanno ottenuto la cittadinanza francese come forma di ringraziamento per aver lottato in prima linea contro l'epidemia coronavirus.
Questo il riconoscimento della Francia a medici e infermieri, addetti alle pulizia e lavoratori di quei negozi e servizi, ritenuti essenziali e che non hanno chiuso durante il lockdown per fronteggiare il diffondersi di Covid-19.
"Professionisti della salute, uomini e donne delle pulizie, assistenti per l'infanzia, personale dei negozi: hanno tutti dimostrato il loro impegno nei confronti della nazione e ora tocca alla Repubblica fare un passo verso di loro", ha dichiarato Marlene Schiappa, sottosegretario alla cittadinanza.
Normalmente per chiedere la cittadinanza bisogna essere residente in Francia da cinque anni con un reddito stabile e aver dimostrato l'integrazione nella società.
Il governo ha deciso di avviare un iter preferenziale per quei lavoratori in prima linea, un riconoscimento per i grandi servizi resi in questo momento complicato a causa dell'emergenza.