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Coronavirus, un'appassionata di pittura espone la sua arte sulla ringhiera di casa. “Condivisione di bellezza e riflessione in questo momento problematico”
Un'appassionata di pittura, ispirata da questo momento di quarantena, ha deciso di condividere la sua arte con i pochi passanti della stradina di casa, così da aiutarli in questo momento difficile con uno spunto di riflessione e di bellezza

TRENTO. Ci sono artisti, professionisti o dilettanti, che in questo momento di quarantena trovano il tempo di dedicarsi alla propria arte. L'appassionata di pittura Renata Di Palma ha fatto di più, pensando che fosse una cosa buona condividere i propri quadri con i passanti, prostrati come tutti da una situazione emergenziale fatta di tante emozioni sgradevoli e di problemi più o meno seri.
Sulla stradina della sua casa a Villazzano, a disposizione di chiunque voglia dedicarsi un momento di “riflessione e di bellezza”, ha appeso i suoi “mandala”, quadri che riprendono la tradizione tibetana dei complessi e articolati disegni con la sabbia buddisti che si distruggono non appena completati, a testimonianza del fatto che non ci debba essere alcun attaccamento alle cose terrene.
“La pittura è la mia passione, ora che sono in pensione posso dedicarmici maggiormente con più calma – spiega – calma??? Con la quarantena??? Chi ci riesce!!! E invece... ecco l'idea! E' proprio vero che fare un po' di vuoto dentro e intorno a noi aiuta ad avere sogni, desideri, idee, progetti. Quindi via con i Mandala! Ho l'occorrente necessario, tele e colori acrilici, righello e compasso. I Mandala fanno parte della tradizione buddista tibetana e anche induista, in sanscrito la parola significa CENTRO e rappresenta l'Universo”.
“I monaci preparano con cura e pazienza grandiosi mandala di sabbia colorata, che poi alla fine spazzano via in un momento, perché non ci deve essere attaccamento per le cose terrene. È una forma di preghiera e meditazione per loro, per noi occidentali può essere un modo per rilassarsi e svuotare la nostra mente da pensieri compulsivi e molesti. Per non parlare del potere dei colori, che nella tradizione buddista hanno ognuno un significato simbolico. Il rosso: coraggio e intraprendenza. Il bianco: l'intuizione e il divino. Il giallo: l'intelletto e la saggezza. Il nero: la necessità di una riflessione”.

E ancora: “L'azzurro è il potere dei sogni e dell'immaginazione. Il verde è il colore della terra che germoglia dentro di noi. L'arancione: l'allegria e la soddisfazione. Il viola: l'armonia tra il ludico e il trascendente. Il marrone: la fertilità della vita. Ogni volta che si disegna o si colora il proprio mandala si rappresenta anche il proprio universo interiore attraverso le forme e i colori. Si parte dal centro, che è la nostra interiorità, per aprirsi verso l'esterno. Così ho cercato di usare tutti i colori e le loro sfumature, per rappresentare ogni aspetto della nostra vita e ciò a cui tendiamo”.
“Poi ho pensato di esporre i mandala appendendoli alla ringhiera di casa – conclude – per condividere con chi passa qualche saluto, qualche pensiero, qualche commento... a distanza di sicurezza, naturalmente!!! Spero possa essere un piccolissimo contributo a vivere più serenamente e consapevolmente questi difficilissimi momenti. Grazie a tutti e tutte!”.
